Gli avvocati statunitensi hanno infatti presentato l’ennesimo ricorso legale, auspicando che la Coppa venga disputata in una località che vada bene a entrambi i team o, in alternativa, a Valencia. “Il Golden Gate Yacht Club – si legge in una nota pubblicata dal sindacato di Larry Ellison – ha ricordato spesso alla Societè Nautique de Geneve che scegliere una sede senza il mutuo consenso si scontra con le regole imposte dal Deed of Gift. In buona fede abbiamo spedito ad Alinghi una lista con alcune possibili località dove disputare la sfida perchè, nonostante la nostra delegazione sia stata accolta nel miglior modo possibile, Ras Al Khaimah non è dotata di strutture, condizioni di sicurezza e meteorologiche per ospitare la Coppa”.
Appare chiaro, quindi, che le “paure” di Bmw Oracle riguardano i venti leggeri presenti nell’emirato che potrebbero favorire il più leggero Alinghi 5. Tuttavia, gli americani hanno anche voluto porre l’accento sul fatto che Ras Al Khaimah si trova a diciassette miglia da alcune isole appartenenti all’Iran, sottolineando il fatto che tra i due paesi non corra affatto buon sangue.
Ad ogni modo, dopo dodici giorni di navigazione su una nave lunga quasi duecento metri, il multiscafo di Alinghi, salpato da Genova, è approdato in terra araba. Soddisfazione per il trasferimento che non ha presentato alcun tipo di problema, e una dichiarazione, ovviamente rilasciata prima di conoscere la mossa legale di Bmw Oracle. “Ora che siamo arrivati a Ras Al Khaimah lavoreremo sodo per preparare nel migliore dei modi la barca alle sfide di febbraio”.
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