venerdì 6 dicembre 2024
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Lo Yachting Festival di Cannes a Port Canto, un successo

I timori per lo spostamento della vela a Port Canto si sono rilevati infondati

Port Canto
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Cannes (Francia) – Quando l’anno scorso fu annunciato che lo Yachting Festival di Cannes sarebbe stato diviso in due zone distinte, una per le imbarcazioni a motore e una per le imbarcazioni a vela, zone che sarebbero state collocate in due diversi porti, le barche a motore nello storico porto di Vieux, dove il salone è nato e si è sempre svolto, e quelle a vela a Port Canto che si trova nella parte opposta della baia di Cannes, tutti hanno temuto che la vela sarebbe stata penalizzata da questo spostamento, ma così non è stato.

Il salone è iniziato due giorni fa, ma in effetti la massima operatività si è raggiunta solo ieri mercoledì 11 settembre perché il giorno prima le condizioni meteo sono state pessime e nel salone sono entrate poche persone. L’impressione generale che abbiamo potuto riscontrare parlando con operatori e visitatore è molto positiva. Oggi, a Port Canto, la vela ha più spazio. Ci sono molte più barche, soprattutto catamarani che qui hanno lo spazio che non avevano a Port Vieux. Le banchine sono larghe e non si deve camminare facendo la gincana tra le persone.

La grande paura degli operatori per un salone di Cannes che dopo le dispute finite in tribunale tra la società concessionaria e la confindustria nautica francese che possiede il marchio del salone, si pensava fosse in declino, sono svanite. Lo Yachting Festival, almeno per quello che concerne la vela, è in ottima salute e continua a crescere.

A testimoniare questa crescita i molti cantieri che hanno deciso di esporre qui per la prima volta i loro modelli nuovi come ha fatto il Cantiere del Pardo con il Grand Soleil LC 42 del quale ha portato un esemplare senza roll-bar che a noi è sembrato particolarmente elegante o la Beneteau che ha voluto presentare proprio qui a Cannes in anteprima mondiale il suo First 53, una barca dallo scafo molto bello con delle linee sportive. Un First nuovo e molto diverso da quelli che eravamo abituati a vedere sino all’inizio degli anni 2000 quando fu smessa la produzione di questa gamma. Una barca intesa più per la crociera veloce che per la regata, un vero fast cruiser che susciterà l’entusiasmo di chi cerca una barca da crociera molto veloce e la delusione di chi sperava in una riedizione del vecchio First 47.7 o del 40.7.

Tra le altre anche il nuovo Dehler 30od del quale in Germania si è parlato molto, una barca che esce dalla normale gamma del cantiere che ha sempre voluto coniugare la velocità con la crociera per entrare decisamente nel settore race d’altura.

© Riproduzione riservata

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