Le barche costruite molti anni fa presentano differenze significative rispetto a quelle moderne e richiedono un approccio diverso durante la navigazione. Ecco tre cose importanti da fare quando si naviga con barche di questo tipo
Le barche di oltre trent'anni fa hanno caratteristiche molto diverse rispetto a quelle moderne, dai materiali utilizzati ai metodi di costruzione, dagli accessori ai motori, fino all'attrezzatura velica. Negli anni '70 e '80, navigare richiedeva maggiore attenzione rispetto a oggi, e se si desidera provare il piacere di navigare su una barca vintage di quegli anni, è importante sapere come gestirla.
Ecco tre consigli pratici per vivere al meglio questa esperienza.
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Su barche di oltre trent’anni fa, quando gli scafi avevano ancora grandi slanci e la sfida era avere linee di galleggiamento corte per rispettare i regolamenti di regata, i motori erano solitamente lenti, rendendo i trasferimenti senza vento infiniti.
I motori di quel periodo erano per lo più adattamenti di piccoli motori da motozappa o, in versioni più grandi, motori di trattori e camion, trasformati per uso marino. Questi motori, robusti e destinati a lavori pesanti come attraversare terreni accidentati, trovavano un ambiente ancor più ostile in mare.
La salsedine corrodeva anche le fascette stringi tubo, mentre l’umidità cercava di ossidare ogni componente metallico. A ciò si aggiungevano sensori di qualità molto inferiore rispetto agli attuali, così come i metalli impiegati per costruire i motori. Questo significava che spesso gli allarmi dell’acqua iniziavano a suonare solo quando ormai l’acqua di raffreddamento stava già bollendo, con il rischio di deformare le testate molto prima di quanto può accadere oggi.
Per questo motivo, chi navigava su queste barche doveva sempre mantenere l’orecchio teso a captare lo scroscio d
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