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martedì 10 settembre 2024
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Come prepararsi ad affrontare una burrasca in barca

Come prepararsi ad affrontare una burrasca in barca
Come prepararsi ad affrontare una burrasca in barca

Come gestire una burrasca improvvisa in mare: strategie per evitare il panico, preparazione dell'equipaggio e della barca per affrontarla in sicurezza.

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La tempesta improvvisa, l’evento devastante e inaspettato raccontato mille volte dal cinema e dalla letteratura, è forse l’evento che più terrorizza chi inizia ad andare per mare.

In realtà al giorno d’oggi, grazie a previsioni meteo sempre più accurate e di facile accesso a chiunque, si tratta di un’eventualità davvero rara.

Una burraschetta, invece, può capitare facilmente: trenta/quaranta nodi di vento, un’onda corta e ripida che si alza nel giro di un quarto d’ora, o una tromba d’aria che avvistiamo minacciosa a poche miglia da noi e che potrebbe investirci.

Se non si è pronti ad affrontare adeguatamente queste situazioni, quello che è un normale imprevisto di qualunque navigazione potrebbe metterci in seria difficoltà. Vediamo come prepararci nel modo giusto.

La preparazione della barca per affrontare una burrasca improvvisa in mare

In coperta deve restare solo ciò che serve alla navigazione, sia per non avere intralci che per non offrire presa al vento. Via la cuscineria, i costumi e i teli da mare stesi sulla battagliola, la canna da traina, gli oggetti vari sparsi in pozzetto.

Il tender va sgonfiato e riposto in un gavone o, nel caso di RIB, fissato in coperta in modo assolutamente saldo, come pure l’eventuale fuoribordo. Il bimini va chiuso nella sua sacca o fissato con una cima ben serrata. Tutto il resto, come SUP o altre attrezzature non stivabili, deve essere rizzato e bloccato in modo adeguato.

Scotte e drizze devo essere perfettamente in chiaro, pronte all’uso in un attimo.

La scelta della velatura resta allo skipper e nel caso si sia deciso di non tenere alzata la randa è bene che il copriranda o il lazy bag siano ben chiusi e la scotta cazzata a ferro per evitare che il boma possa muoversi pericolosamente.

Controllare che le lifeline siano al loro posto.

Sottocoperta agiremo in modo simile, riponendo negli armadietti tutti gli oggetti che potrebbero partire come missili impazziti e colpire le persone o fare danni alla barca: tutti significa proprio tutti. Controllare anche la chiusura di cassetti e sportelli, nonché delle porte delle cabine.

Chiudere tutti gli oblò e anche il tambuccio: se la barca dovesse sdraiarsi a causa di un’onda, potrebbe imbarcare facilmente tonnellate d’acqua.

Navigare in sicurezza: come preparare l'equipaggio per una burrasca improvvisa in mare

Vestirsi in modo adeguato: anche in estate si può sentire freddo. Un acquazzone può abbassare di parecchi gradi la temperatura e comunque essere zuppi aumenta molto la dispersione del calore del corpo.

Far indossare a tutti la cintura di sicurezza e, se lo si ritiene necessario, anche i salvagenti. Distribuire i ruoli per essere pronti ad affrontare le manovre, prevedendo anche l’infausta eventualità dello skipper a mare. In questo caso è bene che tutti sappiano come sventare le vele, disattivare il pilota automatico e accendere il motore.

Si dà per scontato che prima di salpare sia stato fatto un briefing per spiegare tutte queste cose, come anche addestrare qualcuno all’uso della radio sottocoperta, possibilmente avendo già predisposto un foglio con la procedura di chiamata di soccorso.

Non fare affidamento sul VHF palmare.

Mandare sottocoperta chi non è necessario, così da avere meno affollamento in pozzetto.

Mostrarsi tranquilli ma evitare di scherzare troppo come se quello che sta succedendo fosse solo un gioco.

Scegliere la giusta strategia per affrontare una burrasca in mare: consigli e precauzioni

Non farsi cogliere impreparati, non improvvisare. Controllare sulla carta nautica eventuali pericoli, come bassifondi o secche, o possibili porti e ridossi, nonché la loro distanza dalla propria posizione.

Valutare il da farsi tenendo presente sia il pericolo costituito dalla vicinanza alla costa, sia l’eventualità di trovarsi in mare aperto con onda formata, magari di notte.

Provare a mettersi alla cappa per verificare come la barca la sostiene; soprattutto, valutare la quantità di tela che è opportuno tenere a riva.

Avere sempre pronto un piano B: ma questo andando per mare dovrebbe sempre essere fatto, anche con calma piatta.

Affrontare le burrasche in mare: il giusto equilibrio tra timore e determinazione

Il mare non va sfidato, mai, ma anche nutrire nei suoi confronti un eccessivo timore è sbagliato. E se la prima volta che inaspettatamente ci si trova in mezzo a una piccola burrasca si prova un ragionevole timore, già dalla successiva si affronterà la cosa con determinazione ma anche con tranquillità, evitando di farsi prendere dal panico, un atteggiamento che può condurre a decisioni sbagliate e pericolose.

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