Continuano gli echi della violenta burrasca del 18 agosto di quest’anno quando ben 43 barche hanno perso l’ormeggio e sono finite in spiaggia.
In particolare continuano ad arrivare in redazioni testimonianze dell’evento in un numero che non si era mai verificato per nessun altro evento.
L’ultima arrivata in redazione in ordine cronologico è quella di Marco che quel giorno, partito da Saint Florent, navigava nei pressi di Nonza, in Corsica, in rotta verso Macinaggio.
Con lui a bordo dell’imbarcazione Daniela e Reiner, i tre, a bordo di Eris, stavano navigando in una piccola flottiglia composta da quattro imbarcazioni: Eris, Tequila, Tilos e Patma.
Eris, la barca di Marco e Daniela, è un Vector 36, costruita in Croazia, anno 2005. Tequila, la barca di Tiziano, è un Elan 43.1 del 1998. Patma, la barca di Paolo, è un Sun Odyssey 34.2 del 2001 come Tilos, la barca di Gino, che però è stata immatricolata nel 2000.
Marco ci ha scritto che non sapeva di avere la telecamera web accesa e che solo dopo aver superato la burrasca si è accorto di avere filmato tutto quello che era successo durante la navigazione.
In apertura notizia e qui di seguito postiamo due video di Marco in navigazione. Nel primo video si vede Marco in navigazione e in lontananza si scorgono anche altre due imbarcazioni della flotta. Nel secondo, qui di seguito, la telecamera riprende la navigazione dall’alto, le immagini sono impressionanti, la barca ha le vele chiuse, naviga a motore, eppure la falchetta di dritta è in acqua.
Le immagini sono incredibili, si vede come la barca a secco di tela sia completamente piegata di lato come se stesse procedendo di bolina.
Con il materiale di Marco e di molti altri velisti che ci hanno scritto, stiamo preparando un documentario per analizzare la burrasca in modo approfondito.
Ad esempio Lorenzo che ha un Dufour 430, il 18 Agosto era nella baia Saint-Florent e ha perso la linea di ancoraggio. Aveva un calumo di cima e catena e la prima si è tagliata sul musone dell’ancora lasciandolo in balia del mare.
In una bella descrizione di quanto accaduto, Lorenzo ci racconta che forse se avesse avuto un calumo diverso e un’ancora di rispetto avrebbe dovuto rischiare e faticare molto di meno.
Lorenzo senza poter ancorare quel giorno ha provato a chiamare i porti vicini per avere riparo, ma nessuno lo ha autorizzato a entrare e alla fine non ha avuto altra scelta se non quella di prendere il mare e di tornare a La Spezia.
Presto vi racconteremo anche la storia di Lorenzo e quella di molti altri; produrremo anche un video molto interessante che uscirà tra qualche mese per analizzare nel dettaglio la perturbazione del 18 agosto 2022.
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