giovedì 20 marzo 2025
  aggiornamenti

Il J'accuse di Kivalina

I 390 abitanti della piccola isola situata a nord dell'Alaska temono che il progressivo scioglimento dei ghiacci possa far scomparire in breve tempo la loro terra

SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER
GUIDE DI CHARTER
Alaska - Continua la storia dei 390 abitanti di Kivalina, la piccola isola situata a nord dell'Alaska che a causa del progressivo scioglimento dei ghiacci rischia di essere sommersa dall'avanzare della marea.
L'ultima mossa della popolazione, intenta ormai a raccogliere fondi e finanziamenti per trasferirsi altrove (del suo stato di emergenza avevamo parlato già in questo articolo), è stata quella di citare in giudizio le più importanti compagnie petrolifere come Exonn, Shell e Bp per “global warming” (surriscaldamento del pianeta). Un evento unico, secondo quanto dichiarato dal procuratore Matt Pawa, per la storia della giustizia statunitense: questo capo d'accusa, infatti, non aveva mai avuto come vittima, un soggetto distintamente identificabile.
La tesi sostenuta dagli abitanti di Kivalina è semplice: le emissioni di petrolio provocano il surriscaldamento del pianeta e il conseguente scioglimento dei ghiacci, mettendo quindi a serio repentaglio la vita nell'isola. “Negli ultimi anni ci troviamo di fronte ad ampi tratti di mare aperto fino a dicembre - racconta Janet Mitchell, amministratore di Kivalina - quando invece dovrebbe essere ghiacciato già a ottobre. In questo modo la nostra isola non è più protetta dalle tempeste e si sta verificando un'erosione sempre più accelerata della costa”.
Proprio questo sottile equilibrio naturale, che adesso è seriamente compromesso, ha permesso a Kivalina di avere una storia di oltre cento anni, con una popolazione che vive grazie alla pesca e che è stata in grado di costruirsi le principali infrastrutture, come una scuola e un ospedale.

© Riproduzione riservata

SVN VIAGGI SVN VIAGGI SVN VIAGGI
ARTICOLI DI VIAGGI
Barcando Barcando Barcando
PUBBLICITÀ