Ma analizziamo con ordine ogni successo. Quello di Matador è stata una lieta sorpresa, soprattutto per i tifosi italiani, con le scelte tattiche ineccepibili di Bruni-Vascotto che hanno condotto il team argentino a una vittoria netta. Synergy, secondo classificato, è rimasto attardato di undici punti; Quantum Racing, terzo, addirittura di quattordici. L'ottima prestazione cagliaritana ha permesso a Matador di chiudere il campionato Audi MedCup al terzo posto, staccando sensibilmente Team Origin. “Siamo felicissimi – ha detto Francesco Bruni, skipper di Matador – di come è andata. Abbiamo stravinto l'ultima tappa, tra l'altro in Italia. E per questo ha un sapore particolare. L'obiettivo era conquistare il podio dell'Audi MedCup. Ci siamo riusciti e abbiamo anche impensierito Quantum Racing. Non abbiamo alcun rimpianto e siamo contentissimi così”.
Largamente atteso, in quanto solo un ritiro anticipato avrebbe potuto impedirlo, era invece il trionfo di Emirates New Zealand nel campionato. I kiwi, quarti a Cagliari, hanno concluso l'Audi MedCup con quasi cinquanta punti di vantaggio su Quantum Racing. Per Barker e compagni, si tratta del secondo successo consecutivo alla seconda partecipazione. In pratica, non hanno mai dimostrato di essere inferiori a qualcuno. “Non ci sono dubbi – ha detto Dean Barker – sul fatto che quest'anno gli standard fossero molto più alti, per cui sarebbe stata dura vincere tanto come l'anno scorso. La chiave del nostro successo è stata comunque la regolarità nei risultati”. E per l'anno prossimo, il livello potrebbe alzarsi ulteriormente; Matador e Team Origin avranno un anno in più di esperienza sulle spalle, ma soprattutto Quantum Racing scenderà in acqua con una barca nuova di zecca.
Nei GP 42, infine, Madrid Caser Seguros con il nostro Paolo Cian alla ruota ha offerto a Cagliari una prestazione sensazionale con sei vittorie in sette manche. In una situazione, in cui, ogni errore sarebbe costato doppio. La barca spagnola partiva infatti con pochissimi punti di vantaggio in campionato sui rivali di Islas Canarias Puerto Calero, team che tra l'altro aveva inflitto a Cian una cocente delusione l'anno scorso, strappandogli l'Audi MedCup proprio all'ultima regata quando era al timone di Roma. La voglia di rivincita, unita all'immensa classe dello skipper partenope, è risultata decisiva soprattutto delle partenze, dove Madrid Caser Seguros ha sempre anticipato Islas Canarias Puerto Calero. Alla fine dei giochi, Cian e compagni hanno vinto sia il trofeo sardo, con nove punti di vantaggio sui rivali, che il campionato. “Più di così – ha raccontato Cian – non potevamo fare. Abbiamo anche sfatato la superstizione che vincere la regata di warm-up porti sfortuna. Siamo arrivati qui molto concentrati e determinati con vittorie ragionate, prendendo pochi rischi. Abbiamo messo i nostri avversari in situazioni più difficili delle nostre e poi abbiamo sfruttato al meglio la velocità della barca”.
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