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martedì 17 settembre 2024
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Lipari: barca a vela affondata da un aliscafo

Incidente potenzialmente fatale nei pressi di Lipari, dove una barca a vela con a bordo una famiglia di tre persone è stata affondata da un aliscafo.

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Tragedia sfiorata a Lipari nel pomeriggio di lunedì 5 giugno, quando un aliscafo della Liberty Lines, il Calypso, che effettua i collegamenti tra le isole Eolie e la Sicilia, è entrato in collisione con una barca a vela che navigava nei pressi di Punta Castagna, sul versante nord dell’isola.

L’imbarcazione, a bordo della quale si trovava una coppia italiana con una bambina di appena un anno, è affondata in pochi minuti a seguito del violento impatto. I tre sono stati tratti in salvo dall’equipaggio dell’aliscafo stesso e trasferiti all’ospedale dell’isola, dove sono stati trovati in buone condizioni, anche se visibilmente sotto shock, e ricoverati in via precauzionale.

La Guardia Costiera di Lipari sta lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertarne la responsabilità ma, secondo alcune indiscrezioni, sembra che il Calypso abbia avuto un guasto tecnico che gli ha impedito di manovrare per evitare l’impatto.

Alcuni skipper della zona da noi sentiti hanno dichiarato che questo non è il primo caso di speronamento d’imbarcazioni da parte degli aliscafi che navigano alle Eolie e questi imputano questi avvenimenti alla scelta di fare rotte più dirette, ma più pericolose che fanno passare gli aliscafi in zone maggiormente battute da imbarcazioni da diporto.

L’episodio, che si è verificato in un periodo in cui il traffico diportistico non ha ancora raggiunto l’intensità estiva, pone in risalto, già a inizio stagione, l’annoso problema delle precedenze fra imbarcazioni.

Purtroppo alcuni velisti sono convinti di avere sempre e comunque la precedenza sulle unità a motore, un punto di vista che, oltre a essere errato, tradisce una visione “automobilistica” degli incroci in mare. Il Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare, infatti, non parla di precedenze ma di obbligo di manovrare e stabilisce che anche l’unità che ha diritto di rotta deve fare tutto il possibile per evitare un abbordo.

In attesa del pronunciamento delle autorità, non entriamo nel merito del caso in questione, ma ci limitiamo a ricordare che i mezzi di trasporto passeggeri che effettuano servizi di linea possono avere diritto di rotta a prescindere; ad esempio negli stretti, come quello di Messina, o nei canali di separazione del traffico.

Il tratto di mare di Punta Castagna è interessato dal passaggio di numerose rotte passeggeri, sia di traghetti che di aliscafi. Questi ultimi, inoltre, se navigano a più di cinquecento metri dalla costa non devono mantenere la loro velocità al di sotto degli otto nodi, una circostanza che riduce molto i tempi per manovrare, ragione per cui è bene avere sempre qualcuno di vedetta a 360°.

In buona sostanza, anche quando si è certi di avere diritto di rotta è bene tenersi pronti a manovrare e farlo sempre in modo chiaro e con largo anticipo, in modo da non creare equivoci con l’altra unità.

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