La barca stava correndo una regata che andava da Aukland alle isole Fij e si trovava a navigare in Pacifico in condizioni di vento e mare sostenuto con circa 40 nodi di vento e onde intorno ai 6 metri di altezza. Durante una manovra Nick Saull, il proprietario del cantiere che aveva fatto il restyling della barca, è dovuto salire insieme a un altro membro dell’equipaggio sull’alta tuga della barca quando il boma ha spazzato il ponte colpendo e uccidendo Nick e scaraventando in mare il secondo uomo.
I tre membri dell’equipaggio superstiti, tra i quali anche l’armatore della barca, hanno lanciato il mayday al quale ha risposto un grosso peschereccio, che, però, a causa delle condizioni del mare non è stato in grado di trasbordare gli uomini. Si è dovuto attendere l’arrivo di una grossa portacontainer, che ha comunque faticato molto a recuperare i tre superstiti.
Il comandante della portacontainer ha poi deciso di abbandonare sulla barca il corpo di Saull perché ha reputato troppo rischioso il tentativo di assicurarlo a una lettiga e sollevarlo a bordo.
Sulla barca è stato attivato l’Epirb in modo da poter recuperare il corpo di Nick Saull, una volta che il mare si sarà calmato.
Nel frattempo un aereo della Guardia Costiera Neozelandese ha perlustrato l’area dell’incidente alla ricerca dell’uomo perduto in mare, ma di questo non è stata trovata alcuna traccia. L’uomo, quando è caduto in acqua non aveva il giubbotto salvagente e questo, ha dichiarato un ufficiale della Guardia Costiera, ha ridotto drammaticamente le sue possibilità di sopravvivenza.
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