La baia di Bosa Marina è una dei pochi ripari della zona dai venti di maestrale.
Il motivo di tale ordinanza che ha costretto molti diportisti, tra i quali il lettore di SVN che ha portato alla nostra attenzione il caso, a ricoverare presso uno dei due marina privati, è la poca pulizia dei diportisti.
La Capitaneria sostiene che i diportisti che sono all’ancora di notte rilascino acque reflue e liquami dalle barche. Sostanze che la mattina sono ritrovate sulla spiaggia inquinandola.
Non essendo la capitaneria in grado di controllare le barche che sono alla fonda di notte, ha preferito vietare l’ancoraggio in rada cosa che ha creato non poco disagio ai diportisti che transitano per Bosa Marina e grande gioia dei gestori dei moli privati.
Anche se nessuno mette in discussione la buona fede del comandante dell’ufficio Circondariale della Capitaneria di Porto di Bosa Marina, non c’è dubbio che la sua ordinanza solleva qualche perplessità.
Perché vietare l’ormeggio di notte e non di giorno? Forse che i diportisti di giorno non vanno al bagno? Perché vietare l’ancoraggio in rada e non l’ormeggio ai moli galleggianti che si trovano nella rada stessa senza alcuna protezione e senza alcun sistema fisso di recupero delle acque reflue e dei liquami?
Nella baia di Bosa marina insiste il molo galleggiante Pirisi con 140 posti barca, questo, da noi contattato, dice che lo svuotamento delle acque reflue della barca dipende dal tipo di serbatoio che questa monta. Risposta strana che fa supporre che la banchina, come ci hanno testimoniato nostri lettori, non è dotata di sistemi di aspirazione di acque reflue fissi.
All’interno del delta del Temo, l’unico fiume navigabile della Sardegna che scarica le sue acque a pochi metri dalla baia, c’è la Nautica Pinna che, pur dichiarandosi sul suo sito molto attenta all’ambiente, al telefono ci dice di non disporre di nessun sistema fisso di aspirazione dei liquami e delle acque grigie.
Nautica Pinna e molo Pirisi, insieme gestiscono 400 posti barca di grandi dimensioni in assenza di idonei sistemi di smaltimento del acque reflue e liquami delle barche.
In assenza di sistemi di aspirazione delle acque reflue e liquami le barche che sostano nelle due strutture si comporteranno necessariamente come le barche che danno fonda all’ancora nella baia a pochi metri dai moli galleggianti, quindi, a meno che non si voglia asserire che i diportisti in rada siano degli sporcaccioni e quelli al molo pagante dei signori, non si capisce perché l'ordinanza ha riguardato solo la fonda e non il molo Pirisi e Nautica Pinna.
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