Così hanno raccontato Ralph Mothes e Paloma Werner, titolari di un agenzia di charter e protagonisti della vicenda, tanto meravigliati quanto terrorizzati dall'accaduto. Usare il condizionale, tuttavia, in questo caso è d'obbligo. Perchè molti occhi, guardando l'incredibile immagine scattata da un diportista presente nelle vicinanze, sono ancora scettici sul fatto che sia una foto reale. Analizzando bene l'immagine, infatti, più di un indizio lascia pensare che si tratti di un abile lavoro di Photoshop.
In primis, è impressionante la tranquillità con cui il timoniere vive il momento. Continua a stare alla ruota e guardare a prua, imperturbabile, come se non si fosse minimamente accorto che un cetaceo lungo diversi metri gli stesse piombando sulla schiena. Poi, il gioco delle ombre, con quella della balena sullo scafo che non corrisponde esattamente a quella che qualcosa di non meglio identificato produce sul genoa (guardando la prima sembra che il sole stia a poppa della barca mentre, osservando la seconda, la sorgente di luce sembra provenire da prua). Per finire, gli spruzzi generati dal salto non invadono incredibilmente il piano di coperta.
A testimoniare la veridicità dell'accaduto, secondo i due velisti, dovrebbero essere le immagini seguenti che documentano i danni subiti dall'imbarcazione. Anche in questo caso, però, non tutto appare limpido e chiaro. Gli scatti della barca distrutta sembrano essere stati effettuati diverso tempo dopo l'impatto (compare misteriosamente una petroliera davanti). Come mai questo fortunato fotografo, che si trovava a pochi metri dall'accaduto e aveva casualmente con la macchina fotografica in mano, non ha fatto qualche foto subito dopo l'incidente?
Ralph e Paloma forse non chiariranno mai questi dubbi. Intanto il loro momento di celebrità lo hanno vissuto. Fino in fondo.
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