Il crowdfunding, ovvero il raccogliere finanziamenti presso privati per spingere piccole aziende in embrione o società già operative che vogliono svilupparsi più velocemente, è una pratica che sta prendendo sempre più piede e stanno aumentandole piattaforme che mettono in contatto finanziatori e finanziati.
Queste agiscono in tutti i settori economici in espansione e la nautica è un settore che dopo una lunga e drammatica crisi è tornato a cresce e si prevede continuerà a farlo a ritmi sostenuti per i prossimi anni.
L’Italia è il primo produttore mondiale di super e mega yacht con uno share di mercato globale pari al 32% e con una crescita che nel 2015 è stata del 12% e sarà ancora più forte nel 2016.
Il nostro paese si trova al centro del mare più frequentato al mondo dalle grandi barche, il Mediterraneo, una presenza che in estate arriva al 70% delle unità naviganti al mondo e gli economisti si aspettano grandi risultati in questo settore da parte delle aziende italiane.
Il crowdfunding in Italia ha già funzionato con diverse aziende: Sailogy, portale di prenotazione imbarcazioni, ha raccolto sulla piattaforma SiamoSoci 1,5 milioni di euro in due round; su StarsUp sono stati raccolti 380mila euro per realizzare uno yacht progettato dal Cantiere di Savona.
Anche all’estero il crowdfunding nella nautica ha funzionato: su Kickstarter (2 milioni di dollari per ripulire la plastica dal mare con il progetto di Boyan Slat) o su OurCrowd (2,5 milioni di dollari per BoatBound portale per il noleggio di imbarcazioni); e ancora su Equitynet (1,7 milioni per una società di charter proprietaria di barche a vela) e su EarlyShares (1,1 milioni per BoatSetter portale per il noleggio di natanti).
Le piattaforme di crowdfunding come Sea Crowd propongono le richieste di finanziamento delle aziende che gli sottopongono dei business plan che illustrano l’operazione che s’intende fare. La piattaforma studia l’azienda e determina se proporre l’operazione ai propri investitori. La qualità della piattaforma si giudica sui ritorni che i finanziatori riescono a ottenere dalle operazioni proposte, quindi dalla capacità dell’azienda di selezionare le operazioni giuste.
La piattaforma trattiene una percentuale che varia dal 3% al 5% sugli importi raccolti per il finanziamento.
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