Il modello che la Dufour presenterà nella prossima stagione è un 44 piedi disegnato da Umberto Felci per quello che riguarda le linee d’acqua e da Luca Ardizio per lo stile e gli interni.
Al momento la Dufour ha rilasciato alcuni rendering del nuovo Dufour 44 ma con una risoluzione non ottimale il che rende difficile capire a fondo la barca.
A giudicare dai disegni nell’insieme ci sembra che la barca non sia tra i migliori modelli disegnati da Umberto Felci per la Dufour e non sia neanche al livello del 41 presentato qualche mese fa, ma probabilmente, come già detto sarà un problema dei disegni.
Grandi novità in confronto al Dufour 41 non si notano né sullo scafo, né in coperta, troviamo, invece novità negli interni.
Oltre ai generosi volumi tipici delle imbarcazioni di questo cantiere e alle due versioni disponibili, una con 3 cabine e 3 bagni e l'altra con 4 cabine e 4 bagni, ci sono due elementi innovativi evidenti nei disegni degli interni.
Il primo elemento di innovazione è rappresentato dalla porta della cabina di prua. Questa porta richiama una caratteristica già vista sul Dufour 41 ma con un tocco di eleganza in più. Invece di essere allineata con la parete, la porta è incassata tra la parete del wc da una parte e del bagno dall’altra. Questo design rende la porta simile a qualcosa che potresti vedere in un film di fantascienza, quasi come la porta di una navicella spaziale ben realizzata. Resta da vedere se il cantiere sarà in grado di realizzare questa porta come illustrato nei disegni, magari con l'aggiunta di luci soffuse e nascoste per creare un effetto davvero suggestivo.
. Il secondo elemento innovativo è il tavolo esagonale, senza dubbio una novità interessante. Questo elemento rappresenta una rottura con la tradizione, e le opinioni al riguardo possono variare. A noi non dispiace, ma riteniamo che ci sia un aspetto problematico legato ai tre puff sui quali una parte degli ospiti dovrebbe sedersi per condividere un pasto, mentre gli altri tre ospiti potrebbero trovare più comodo il divano di fronte al tavolo.
È importante considerare che il designer della barca, Luca Ardizio, è un professionista giovane, il che potrebbe aver influito sulla scelta del design. Potrebbe non aver considerato appieno le esigenze di coloro che hanno superato i cinquanta o i sessant'anni di età. Molte persone che possono permettersi una barca di questo livello potrebbero preferire un comfort maggiore. Pertanto, potrebbe essere utile valutare se la barca è indirizzata principalmente a un pubblico più giovane o se sia possibile apportare delle modifiche per garantire il massimo comfort a tutti i potenziali armatori.
Sempre negli interni troviamo due diverse interpretazioni della cucina. La prima opzione prevede una cucina trasversale posizionata tra la dinette e la cabina di prua, seguendo lo stesso stile dei modelli 470 e 570. La seconda opzione, invece, sembra essere ispirata, almeno secondo quanto risulta dal nostro archivio, al Sun Odyssey 51 di qualche anno fa, in cui la cucina era realizzata a murata con un dente centrale, esattamente come su questa barca. La scelta della Jeannaeu di realizzare questa cucina deriva da uno studio di quel cantiere che ha dimostrato che questa configurazione è la migliore per consentire a due persone di lavorare contemporaneamente nella preparazione dei pasti.
Velisticamente parlando, non abbiamo molti dubbi che la barca sia divertente e veloce come lo sono state tutte le barche disegnate da Felci sino a questo momento. Il piano velico prevede poco meno di 100 metri quadri di tela, il dislocamento lo si potrebbe definire quasi leggero per un fast cruiser industriale e il pescaggio di 2,2 metri indica la volontà di avere una buona coppia di raddrizzamento e quindi una barca potente e divertente.
A questo punto non ci rimane che aspettare che la barca venga presentata ai saloni del prossimo anno per capire se le luci saranno più delle ombre.
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