mercoledì 19 febbraio 2025
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Giancarlo Pedote al traguardo di un Vendée Globe dolce e amaro

Il toscano è il solo italiano nella storia della nostra vela ad avere portato a termine per due volte il giro del mondo in solitaria

Giancarlo Pedote al traguardo di un Vendée Globe dolce e amaro
Giancarlo Pedote al traguardo di un Vendée Globe dolce e amaro
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Un Vendée Globe dolce amaro, potremmo definirlo così quello di Giancarlo Pedote, che ha portato a termine la sua seconda partecipazione al giro del mondo in solitaria, in 86 giorni con la 22ma posizione finale.

Dolce, perché finire un Vendée Globe è comunque un’impresa che resta nella storia della vela italiana. Amaro, perché Pedote a varie riprese ha dovuto abbandonare la modalità regata per dedicarsi a risolvere i problemi tecnici della barca, e questo ha influito certamente sul risultato finale.

Per diverse volte il sistema di movimento dei timoni ha costretto Pedote a rallentare per effettuare delle riparazioni d’emergenza, l’ultima volta durante il rush finale quando era ancora in corsa per la 15ma posizione e ha dovuto “gettare la spugna” e alzare il piede dall’acceleratore.

Nel 2020 aveva impiegato 80 giorni a finire il percorso, in una regata dove le condizioni meteo soprattutto nella discesa dell’Atlantico erano state più favorevoli, e complessivamente Pedote aveva avuto la barca in uno stato migliore rispetto a questa volta.

Giunta al suo terzo Vendée Globe, Prysmian era forse una barca che più di così non poteva dare, il rischio sarebbe stato quello di non concludere la regata, e su questo il toscano è stato chiaro fin da subito: l’obiettivo principale, prima che quello di classifica, era arrivare al traguardo. Missione compiuta quindi, per la seconda volta, unico italiano a potere vantare due giri del mondo, in solitaria, portati a termine.

Resta certo la curiosità di non averlo visto competere con un mezzo alla pari rispetto ai top della classe Imoca, di fatto il toscano non ha mai avuto una barca che gli garantisse chance da podio.

Potrebbe arrivare in futuro?

Difficile dirlo adesso, ma il fiorentino lo meriterebbe. Probabilmente in futuro non sarà il solo italiano in Imoca 60, ma questa è un’altra storia, e dipenderà anche dal fatto se Pedote deciderà di continuare o meno in questa classe.

© Riproduzione riservata

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