Una parte fondamentale del meccanismo di basculamento della Canting keel di Hugo Boss si rompe e la chiglia sbatte a penzoloni sotto la barca rischiando di affondarla da un momento all’altro.
La situazione meteo è drammatica, il vento soffia oltre i 50 nodi e le onde del sud Pacifico sono enormi.
Mike Golding, skipper inglese amico di Alex e anche lui in corsa per la Velux 5 ocean con il suo Ecover, rallenta l’andatura per intervenire in caso di bisogno. “Non volevo allontanarmi troppo da Hugo Boss - racconta Mike Golding. - Se fossi dovuto tornare indietro per aiutarlo lo avrei dovuto fare di bolina e in quelle condizioni non sarebbe stato un piacere”.
Poco dopo aver udito il preallarme, Mike, sente l’organizzazione della regata chiamarlo e avvertirlo che Alex Thompson ha lanciato il mayday, la situazione è critica e Alex rischia di dover abbandonare la barca da un momento all’altro mentre questa è al centro di una forte burrasca oceanica.
Mike non ci pensa un attimo, riduce la tela e si gira di 180°, tra lui e Alex l’acqua non è molta, appena 90 miglia che nel contesto di un giro del mondo sono nulla, ma che in una situazione dove anche i minuti contano, sono un enormità.
Se con il vento di dietro l’Ecover viaggiava a oltre 20 nodi con punte di 30, ora di bolina la situazione cambia radicalmente e guadagnare acqua diventa faticosissimo.
“Era una situazione che metteva paura - racconta Golding. - Quella parte di oceano metteva paura, la burrasca era forte e le onde in quel punto del globo potevano viaggiare libere per 15.000 miglia crescendo a ogni miglio. Sono pochi i posti al mondo che possono fare così paura.”
Mike naviga per ore di bolina contro onde enormi in mezzo a un oceano gelato dove ogni schizzo è un coltello di ghiaccio che ti arriva in faccia. Encover procede a nove nodi.
“Quelle ore sono state le più dure che ho passato su di un Open 60,” racconta Golding che ha al suo attivo diversi giri del mondo con gli IMOCA 60.
Alla fine Ecover arriva nella zona di recupero a notte fonda e Thompson si fa identificare con il lancio di un razzo d’emergenza. La situazione è drammatica, ma le condizioni meteo non permettono un trasbordo in piena notte, i due devono aspettare il giorno seguente.
Ora, a 10 anni da quel drammatico salvataggio, un gruppo di ragazzi durante una spedizione in kayak lungo le coste della Patagonia cilena, in una zona desertica, ha trovato lo scafo di quella barca abbandonata dal suo skipper e l’ha fotografata.
Hugo Boss con la chiglia a penzoloni ha derivato per tutto questo tempo percorrendo oltre 10.000 miglia andando a spiaggiare tra i rovi della costa della Patagonia.
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