Il marinaio che si trovava a bordo dell’imbarcazione, ha sentito un botto e poi ha visto le fiamme, ha raccontato ai soccorritori, quindi dopo aver capito di non avere alcuna possibilità di tenere sotto controllo le fiamme, quando era già leggermente intossicato dai fumi, si è buttato in mare.
Dal Samura le fiamme si sono propagate ad altre due imbarcazioni sempre a motore, il Kikka di 18 metri e il Delfia 4 di 24 metri di proprietà del discusso imprenditore, Antonio Ligresti.
L’incendio era visibile a chilometri di distanza. La Croce Bianca Rapallese ha istituito un posto mobile di soccorso sul porto, per assistere eventuali intossicati. I vigili del fuoco, intervenuti anche con mezzi da Genova e Chiavari, hanno dichiarato che fortunatamente la pioggia e l’assenza di vento hanno mitigato le conseguenze dell’incendio che, altrimenti, con i suoi fumi altamente tossici, avrebbe potuto intossicare la popolazione residente a monte del porto.
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