Protagonista dell'evento è stata, infatti, una presunta partenza anticipata di Uka-Uka Racing durante la quarta delle sei prove disputate. La barca comandata da Lorenzo Bressani sarebbe arrivata venticinquesima, salvo poi ottenere una riparazione dai giudici ed essere premiata con la media degli altri piazzamenti di giornata (un primo e due secondi posti). La barca vincitrice dell'ultimo mondiale di classe è così balzata al comando del tabellone, con tre punti di vantaggio su Saetta. Una scelta che la giuria ha spiegato con la possibilità di fornire a tutti i team la possibilità di giocarsi il titolo nella giornata seguente.
Ieri, però, non si è regatato. Saetta non ha avuto la possibilità di riconquistare la prima posizione e ha presentato un ricorso per annullare la riparazione concessa a Uka Uka Racing. Il verdetto del comitato di regata è stato così quello di considerare entrambe le barche prime in classifica generale, appellandosi alla regola 64.3 che concede ai giudici stessi la possibilità di prendere decisioni simili in situazioni molto particolari come quella che si è creata nelle acque di Alghero.
Tutta la documentazione relativa a questa decisione è passata al vaglio della Corte d'appello della Federvela italiana, a cui spetterà l'ultima parola a riguardo.
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