E' stato tutt'altro che facile, per Barker e compagni, avere la meglio del nuovo defender di Coppa America, apparso in gran forma nelle acque arabe. Nella prima regata della finale, infatti, Spithill aveva vinto la partenza e, pur ricevendo una penalità, si era riuscito ad allungare nel primo lato di bolina. Sanzione scontata in prossimità della prima boa al vento, che tuttavia non ha impedito a Emirates New Zealand di prendere il comando.
Fino all'ultima impoppata da brividi, con un vento ballerino che prima ha premiato Bmw Oracle e poi i kiwi, abili a tagliare il traguardo con quattro secondi di vantaggio. Meno equilibrata, invece, la seconda regata con Bmw Oracle ancora una volta abile a vincere la partenza, ma costretto a uscire fuori dai giochi per la rottura del gennaker durante l'issata.
Chiude il podio dell'evento Mascalzone Latino, che ha da rammaricarsi per le occasioni buttate al vento contro Emirates New Zealand. Il team di Vincenzo Onorato, infatti, nella prima prova ha commesso un errore in strambata che ha permesso ai kiwi di conquistare la leadership e non mollarla più fino all'arrivo.
Vicende più o meno simili sono accadute nella regata seguente, con i Mascalzoni ancora una volta davanti sulla linea di partenza, ma sfilati dagli avversari durante la prima bolina per un errore tattico nell'avvicinamento alla boa.
Infine, è di ieri l'annuncio che la casa di moda francese Louis Vuitton continuerà a collaborare con l'America's Cup, sostenendo la Challenger Series che tornerà quindi a chiamarsi Louis Vuitton Cup.
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