Per lo skipper azzurro, l'unico protagonista in grado di ereditare l'interesse di pubblico ricevuto negli ultimi anni dalla storica brocca può essere soltanto uno: Giovanni Soldini. “L'ultima vittoria in Atlantico - ha continuato il velista - è stata entusiasmante e seguitissima. Giovanni trasmette emozioni, riesce a comunicare e far capire. Oggi il marinaio deve saper anche raccontare, e lui lo fa bene. Tutto il contrario dell'ex-skipper di Luna Rossa, Francesco De Angelis; anche io ero così burbero, ma ho imparato a comunicare”.
E' più difficile per Pelaschier, invece, che gli spettatori si possano appassionare alle altre competizioni a squadre che completano il calendario agonistico. “La Volvo Ocean Race non può avere lo stesso seguito della Coppa; non ci sono neanche tappe in Mediterraneo, quindi l'interesse in Italia sarà ristretto. Adesso vanno di gran moda i TP 52 - ha concluso Mauro - ma è un fenomeno che rischia di essere passeggero. Servirebbe un vero e proprio campionato mondiale, come quello di Formula Uno”.
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