Storicamente gli acquirenti aspettano i primi saloni autunnali per vedere le novità o rivedere vecchi amori e poi danno il via alla stagione degli acquisti che si protrae sino a fine primavera.
Il discorso vale per il nuovo come per le imbarcazioni d’occasione, ma ognuno dei due mercati ha le sue peculiarità e limitazioni.
Per il nuovo alcuni cantieri hanno dei problemi di produzione e sono costretti a spostare le consegne degli ordini che arrivano da aprile, maggio in poi alla stagione successiva. Questo non perché gli ordini siano così tanti da riempire le linee di produzione, ma perché, in questi anni di minori vendite, queste sono state ridotte e i cantieri si sono assestati su una produzione più contenuta.
Ora che il mercato riparte e i numeri salgono, alcuni produttori non riescono a far fronte agli ordini anche se questi non sono particolarmente elevati, né, probabilmente, vogliono investire per aumentare la produzione prima di vedere confermato il ritmo della ripresa.
Quindi il consiglio è non ridursi all’ultimo momento per l’acquisto perché si rischia di doversi accontentare di avere la barca per la stagione successiva.
Per l’usato il discorso è diverso, per quanto riguarda il seminuovo, la richiesta è alta e se si vuole scegliere il pezzo migliore non si deve aspettare, mentre, per le barche un po’ più vetuste, il mercato, seppur in ripresa, non sembra avere fretta e allora si ha più tempo per girare, confrontare e trattare.
L’autunno inverno è il momento delle barche medie e grandi, dai 10 metri in su. Chi cerca queste barche deve muoversi ora se vuole avere la scelta più vasta e prendere i pezzi migliori. Per le barche più piccole invece la situazione è diversa, molte arrivano sul mercato intorno a inizio marzo aprile, perché, più piccole, presentano meno complicazioni anche burocratiche e sono quelle barche che si comprano anche 10 giorni prima di andare in vacanza.
Per quanto riguarda i prezzi, in entrambi i casi, ormai da oltre un anno, il tempo delle super trattative è finito, i prezzi sono ancora bassi se confrontati con quelli del 2007, ma pensare di sedersi e offrire il 20% in meno del prezzo richiesto per una barca d’occasione, è un’illusione.
Per il nuovo, i cosiddetti ‘affari’, spesso nascondono le cosiddette ‘fregature’. In particolare bisognerebbe acquistare dal concessionario della propria zona, quello dal quale si tornerà a chiedere il servizio di assistenza.
Le assistenze e garanzie dei cantieri per i primi interventi sono affidate ai concessionari che per questo servizio prendono qualche punto percentuale in più. I concessionari che sono lontani dalla nostra zona, ci faranno degli sconti maggiori, perché sapranno che, in ogni caso, non forniranno mai nessun servizio di assistenza. Il problema è che in questo caso il servizio non lo fornirà neanche il concessionario di zona perché, non avendo venduto la barca, non avrebbe alcun dovere, né alcun guadagno nei confronti dell’acquirente.
© Riproduzione riservata