Le barche presenti erano, 65 in acqua più alcune a terra, qualche unità meno dell’anno scorso e qualche spazio vuoto in più tra barca e barca e stand e stand, ma poco importa. Quello che invece è importante è che i cantieri siano tornati a vendere al salone.
Gli espositori sono contenti, il futuro finalmente sembra cambiare colore. I visitatori a grandi linee sono stati quelli dell’anno scorso (parliamo sempre in riferimento al comparto vela), quello che però ha sorpreso è che ci siano state molte persone anche nelle giornate piovose.
Venerdì 2 ottobre, che è stata una giornata di pioggia abbondante, i visitatori del salone salivano e scendevano dalle barche sotto la pioggia cosa che ha dimostrato la forte motivazione di un pubblico finalmente di nuovo deciso ad andare per mare.
Le barche non erano molte, ma erano presenti tutti i cantieri che contano. Le premiere poche, anzi pochissime, per la vela solo due, l’Italia 12,98 dell’Italia Yachts e l’Ice 52 dell’Ice Yachts.
La maggior parte dei modelli nuovi presenti avevano già avuto il loro battesimo o nei saloni invernali o a Cannes.
Si conferma un’ottima soluzione quella di usare la tensostruttura per ospitare il Teatro del Mare, il quartiere dedicato a Eat Italy e gli stand degli accessori prettamente da vela.
Alcuni problemi atavici continuano a perdurare come la pulizia dei bagni. Vergognoso il fatto che dopo aver speso oltre un milione di euro per sponsorizzare il salone all’estero e aver invitato a spese dell’ICE (soldi pubblici) 55 giornalisti esteri ai quali è stato pagato tutto, i bagni affianco alla sala stampa estera erano poco puliti e privi di carta igienica.
Il prossimo anno, come scritto ieri, il salone si terrà dieci giorni prima, dal 20 al 25 settembre. Lo spostamento è dovuto al tentativo di indurre i grandi Superyacht che escono dal salone di Cannes a partecipare al nautico di Genova prima di andare al Monaco Boat Show che si terrà qualche giorno dopo la chiusura del salone ligure.
Una strategia sicuramente intelligente, ma che mette in evidenza come, ormai, Genova sia considerato il Salone meno appetibile tra quelli che si tengono tra settembre e ottobre.
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