Una rapida indagine fa capire agli uomini del Serch and Rescue che a lanciare il segnale di soccorso potrebbe essere stato Aleksander Doba, un ingegnere polacco che sta compiendo la traversata dell’Atlantico dal Portogallo alla Florida a bordo di una canoa a remi. Sono diversi giorni che Aleksander non da sue notizie e quel segnale, “help”, partito da un trasmittente satellitare che indica un pan-pan (richiesta di assistenza senza pericolo imminente di vita) fa pensare al peggio.
Dopo due giorni di ricerche, la nave mercantile trova Doba il 23 dicembre. L’uomo è in buone condizioni e sta remando. L’equipaggio si offre di caricare lui e la sua canoa, ma l’ingegnere rifiuta. Doba è sorpreso, non capisce del perché di quella ricerca, poi capisce che probabilmente deve aver schiacciato inavvertitamente il tasto “help” del suo apparato satellitare GPS quando ha cercato di mandare la sua posizione.
I marinai del mercantile non credono ai loro occhi, quel tipo, sulla sua barca di sette metri, se ne va in giro per l’oceano come se stesse facendo un po’ di moto nel laghetto vicino casa.
Ma Doba è irremovibile, lui continua a remi. L’ingegnere polacco non è nuovo a queste avventure, sua è la più lunga traversata oceanica mai fatta in Kayak, dal Senegal al Brasile. Su “Olo”, così si chiama il suo Kayak, ci sono viveri solo per un altro mese, ma Doba conta di riuscire ad arrivare prima di trovarsi in guai seri.
Agli uomini del mercantile non è rimasto che scattare qualche foto e riprendere la loro rotta lasciando Doba a pagaiare in mezzo all’oceano.
Le ultime notizie di Aleksander Doba detto Olek, risalgono a qualche ora fa. L’uomo è sopravvissuto a una forte burrasca e ora, in condizioni meteo buone, si trova a circa 900 miglia dalla Florida. Il problema è che a questo punto i viveri se non sono finiti, sono molto scarsi.
Le persone che lo assistono hanno messo in allerta la Global Rescue, una società specializzata nel salvataggio di persone nei posti più sperduti del mondo.
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