Il cantiere che era stato acquistato dal fondo olandese Htp Investments nel 2012 per 15 milioni di sterline dal fondo d’investimento Balmoral Capital che 4 anni prima, nel 2008, lo aveva acquistato dal suo fondatore Richard Matthews per 70 milioni di sterline, al momento ha un portfolio ordini di 80 milioni di sterline, che include anche una serie di 118 piedi.
La ragione dell’entrata in liquidazione sembra che sia il rifiuto della proprietà di continuare a finanziare il cantiere.
La crisi finanziaria della Oyster ha avuto un netto peggioramento dal 2015, anno in cui un Oyster 825, il Polina Star III, affondò per il distacco della chiglia dallo scafo senza alcuna ragione apparente. Successivamente si dimostrò che la tecnica di costruzione usata dal cantiere era sbagliata e aveva determinato l’incidente.
L’incidente del Polina Star III fece nascere molti dubbi sulla reale qualità del livello costruttivo del cantiere che era stato sino a quel momento giudicato uno dei migliori cantieri del mondo.
La notizia è uscita ieri ed è stata una sorpresa per tutti, ai 160 dipendenti è stato comunicato che avrebbero perso il lavoro e che oggi (6 febbraio) la proprietà avrebbe rilasciato un comunicato.
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