Nelle ultime settimane le acque del Golfo di Aden, considerata una zona strategica situata tra lo Yemen a nord e la Somalia a sud che collega il Mar Rosso con l'Oceano Indiano, sono tornate a essere sotto la mira delle attività pirata. Dopo un periodo di relativa calma, gli ultimi mesi hanno visto una recrudescenza di incidenti significativi. Questo rinnovato pericolo ricorda gli anni passati in cui la pirateria somala era al centro delle notizie di cronaca e che all’incirca dal 2017 sembrava essere una minaccia attenuata.
Negli ultimi due mesi, sono stati registrati due dirottamenti significativi che hanno riacceso l'allarme a pieno regime. Il 14 dicembre, la nave porta container maltese Ruen lunga 185 metri è stata dirottata in un'azione che ha segnato il ritorno ai metodi di pirateria tradizionali. In questo caso il dirottamento della nave è andato a buon fine, fatto che non accadeva dal lontano 2017.
Questo evento è stato seguito, il 5 gennaio, da un tentativo di dirottamento della nave Lila Norfolk con bandiera liberiana. Fortunatamente, in questo secondo caso, l'intervento tempestivo della Marina Indiana ha evitato il peggio, salvando i 20 membri dell'equipaggio e cacciando i pirati.
Il tentativo di acquisizione di Lila Norfork è solo l’ultimo di una serie di dirottamenti pirata dal novembre 2023. Nelle ultime sei settimane, gli attacchi alle navi mercantili sono diventati sempre più comuni e le marine regionali faticano a tenere il passo.
Questi incidenti segnalano una pericolosa rinascita della pirateria somala, un fenomeno che per anni ha rappresentato una minaccia significativa per la sicurezza marittima internazionale. Durante gli anni di maggiore attività, che vanno dal 2008 al 2017, i pirati somali hanno notoriamente colpito un numero considerevole di navi, dai pescherecci ai grandi mercantili.
Il problema ora è piuttosto concreto, il Golfo di Aden e le zone limitrofe sono tornare a essere territori di conquista da parte dei pirati somali, una zona che diventa da evitare assolutamente per i diportisti in questo momento.
Negli anni della Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio che oggi si chiama The Ocean Race, quando la regata prevedeva lo scalo ad Abu Dhabi, le barche quando si avvicinavano alla Somalia entravano in modalità “fantasma”, spegnendo gli AIS e rifugiandosi in una località segreta dove venivano scortate fino in acque sicure, per il finale di tappa verso gli Emirati Arabi.
I recenti fatti di attacchi nel Golfo di Aden mettono in luce non solo la persistente minaccia della pirateria somala, ma anche la complessità della situazione di sicurezza nella regione.
La situazione attuale richiede una risposta coordinata e decisa da parte della comunità internazionale e delle marine regionali per garantire la sicurezza di navigazione e la protezione delle rotte commerciali vitali.
Con questo scenario in evoluzione, le compagnie di navigazione e i diportisti sono invitati ad adottare massima cautela e a seguire le raccomandazioni delle autorità marittime, evitando il transito nelle acque a rischio e mantenendo un elevato livello di attenzione.
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