I turisti assistono l’equipaggio che, poco preoccupato del destino della barca, si intrattiene con i passanti per raccontare la propria avventura.
Nessuno chiama la Capitaneria, nessuno si preoccupa di trainare di nuovo al largo la barca e l’equipaggio torna a casa a fare rapporto all’armatore.
Quando l’armatore arriva sulla spiaggia dopo cinque giorni, non crede ai suoi cocchi, la barca è diventata un relitto, ma a distruggerla non è stato il mare che in quei giorni è rimasto calmo, ma i pirati da spiaggia.
I bagnanti trovata incustodita la barca, abbandonata dal proprio equipaggio, si sono serviti di tutto ciò che era a bordo, dai bicchieri ai piatti, sino a portare via le tazze del gabinetto. Strappate le tappezzerie, distrutti i letti, i tavoli, gli specchi, i divelti, gli strumenti elettronici, in tutto in soli 5 giorni. Mentre qualche ragazzo si divertiva a disegnare con le bombolette sullo scafo.
L’armatore ha poi deciso di licenziare il comandante della barca.
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