La Rainbow Warrior doveva partire per guidare la protesta degli ambientalisti contro gli esperimenti nucleari condotti dalla Francia nell’atollo di Mururoa, ma i servizi segreti Francesi erano stati incaricati di evitare a ogni costo che la protesta continuasse e decisero per l’affondamento della nave.
Il 10 luglio del 1985 fu uno dei molti giorni neri della Francia. Fu subito chiaro che l'affondamento della Rainbow Warrior era stato un atto di sabotaggio e che la Francia ne fosse il colpevole.
I test nucleari furono terminati definitivamente nel 1996. Sull’isola di Mururoa e Fangataufa tra il 1966 e il 1996 furono fatti esplodere 138 ordigni nucleari.
Il tasso di morte per cancro nella Polinesia francese è oggi il doppio della media mondiale. La Francia continua a ricorrere in appello contro ogni sentenza che riconosce alle vittime dei test nucleari un qualsiasi riconoscimento, il paese dell’illuminismo è oggi l’ultimo paese al mondo a non riconoscere che le radiazioni provenienti da test nucleari possono provocare il cancro.
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