lunedì 17 febbraio 2025
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Quinto giorno del Salone di Genova

Ottimismo e soddisfazione regnano su di un salone rinnovato

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Genova – Dopo molti anni il Salone Nautico di Genova ha mantenuto le promesse e ha messo in atto un rinnovamento radicale che ha colto nel segno rivoluzionando il salone e creando qualche cosa di nuovo e moderno che costituisce un punto di partenza dal quale muoversi per riportare, se mai sarà possibile, il salone agli splendori di una volta.

La vela è la vera protagonista di questo nautico. Gli alberi delle barche esposte segnano il centro del salone e tutto ruota intorno alle barche a vela.

Sono presenti nell’esposizione circa 50 imbarcazioni, non un gran numero, ma sufficiente a rappresentare la produzione presente sul mercato.

I cantieri sono stati divisi e accorpati per aree geografiche: i francesi che sono i più numerosi tutti schierati sul lato destro del marina 1 che ha ospitato il settore vela, mentre i cantieri delle altre nazioni sul lato sinistro.

Per la prima volta in 54 anni di salone, la vela italiana è stata messa al centro dell’attenzione posizionando le barche dei nostri maggiori cantieri nella banchina davanti alla tensostruttura dove hanno trovato posto gli stand degli operatori del settore.

Tra questi lo stand più frequentato è stato quello del Cantiere del Pardo al suo primo salone da quando è tornato ad avere una proprietà del tutto italiana. Un magnifico stand e un’organizzazione degna del nome del marchio Pardo hanno sottolineato la ritrovata forza economica del cantiere, mentre il pubblico numeroso ha confermato come il Pardo sia il cantiere che gli italiani portano nel cuore.

Sulla stessa banchina del Pardo, Mylius, un cantiere giovane che sta emergendo a livello nazionale e internazionale grazie ad un design molto elegante e innovativo. Con i Mylius si entra nel mondo dei semi custom, cioè delle barche che hanno in comune gli scafi ma che sono realizzati sulla base delle richieste dell’armatore per quello che riguarda gli interni e l’attrezzatura. Dal semi custom si passa al custom puro con il cantiere Vismara Marine che espone il suo nuovo 80 piedi da crociera sulla banchina di sinistra.

Limitata ai Lagoon e ai Fountaine Pajot la presenza dei catamarani francesi. Presente il nuovo 625 Sail della SetMarine, l’unico cantiere italiano a produrre catamarani di qualità dopo che il cantiere Mattia ha fermato la produzione sino a data da definirsi.

E’ proprio sul 625 Sail che si registra uno dei pochi scivoloni dell’organizzazione. Il catamarano, un custom con interni di rara eleganza che ben rappresenta le capacità artigianali della nostra cantieristica, è stato collocato fuori dal marina 1 in una posizione defilata che ha privato i visitatori di un elemento importante nel panorama della cantieristica italiana, in quanto non solo imbarcazione con grandi doti tecniche e di qualità elevata, ma anche unico rappresentante del settore catamarani nella produzione nazionale.

Non molte le novità presenti, tra queste l’Impression 35 e 45 della Impression Yachts i primi due modelli a uscire da quando il cantiere sloveno ha voluto separare i due marchi, Elan e Impression Yachts.

Per i cantieri italiani, l’unico ad aver scelto Genova per presentare la sua novità, è stato Advanced che ha svelato il suo nuovo 44 piedi, un bel weekender di lusso dall’impronta decisamente sportiva.

Sulla banchina di destra solo Dufour si è presentato con l’intera produzione della gamma Grand Large.

Beneteau e Jeanneau hanno limitato la loro presenza ai modelli più recenti probabilmente memori del salone dell’anno scorso che fu un reale insuccesso, tuttavia, proprio Beneteau è uno dei cantieri ad essere andato meglio come ci racconta l’Amministratore delegato di Beneteau Italia, Massimo Mariotti, “Siamo molto soddisfatti di come sta andando il salone - ci ha detto Mariotti venerdì sera, al termine del terzo giorno di salone. – Ad oggi abbiamo già venduto il 20% in più di quello che avevamo fatto in tutto il salone dell’anno scorso, se nei prossimi giorni andrà avanti così, usciremo pienamente soddisfatti.”

Positivo anche Luigi Coretti, l’importatore del marchio Elan che si dice moderatamente ottimista “Se i segnali che abbiamo rilevato sino ad ora si confermeranno nelle prossime settimane, potremo dire che la ripresa è iniziata davvero.”

Cauto, ma ottimista anche Domenico Furci responsabile del mercato italiano per la Fountaine Pajot che ci dice: “Gli italiani sembrano sempre più interessati ai catamarani, in particolare ai catamarani di qualità. A giudicare dall’affluenza e dall’interesse mostrata dai visitatori del salone quella che sta iniziando dovrebbe essere una stagione positiva, ma un giudizio reale lo si potrà dare solo tra qualche mese.”

Tra le barche di grande serie, il giudizio degli operatori è che in questo momento le richieste si concentrino sulle due fasce opposte, sotto i dieci metri per avere un natante e sopra i 14 metri, continua a soffrire la fascia centrale.

Positivi anche i rappresentanti delle aziende dell’accessorio che, in buona parte, soddisfatte di come è stato organizzato il salone, notano all'unanimità una certa vivacità del mercato che lascia ben sperare per la prossima stagione.

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