Si tratterebbe della testimonianza dell’esistenza di uno dei porti più grandi del mediterraneo. "Sfortunatamente - ha detto Kobi Sharvit, direttore della Sovrintendenza alle Antichità Marine - gli altri tratti del molo continuano sotto le mura ottomane."
Ora gli scavi continueranno ove possibile con lo scopo di chiarire chi distrusse il porto, i Tolomei nel 312 avanti Cristo o dagli Asmonei nel 167, sempre avanti Cristo.
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