
Durante le sue navigazioni Bourgnon ha potuto vedere quanto siano sporchi gli oceani. “Si calcola che ad oggi negli oceani ci siano tra le 8 e le 10 tonnellate di residui di plastica, – dice Bourgnon. - Nel 2025 tale quantità dovrebbe essere decuplicata e nel 2050, per ogni pesce nel mare ci sarà un pezzo di plastica che galleggia su di questo.”
Molti sono i progetti in fase di realizzazione per pulire i mari e per aiutare anche lui in questa opera, Bourgognon ha fatto studiare e disegnare un mega catamarano da 70 metri in grado di filtrare l’acqua come una manta e ingurgitare nella sua pancia la plastica che trova.
Manta, questo il nome del mezzo, potrebbe arrivare velocemente in qualsiasi parte dell’oceano dove sia richiesta la sua presenza e in ogni viaggio potrebbe raccogliere 300 metri cubi di detriti.
Manta, nel filtrare l’acqua, terrà lontani i pesci grazie a dei suoni elettronici.
Il catamarano si sposterà a vela o tirato da un grande kite.
Nelle prossime settimane l’evento sarà presentato in diversi eventi con lo scopo di raccogliere fondi. Eventi come il Salone Nautico di Parigi o la Conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite COP 22, a Marrakech.
In attesa dei finanziamenti necessari e alla costruzione del catamarano, che dovrebbe iniziare nel 2019, Bourgnon ha aperto un’operazione di crowfounding su KisKisBankBank con lo scopo di mettere insieme 80.000 euro per le prime spese.
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