“Emirates Team New Zealand (ETNZ) che rappresenta il Royal New Zealand Yacht Squadron (RNZYS) e il Governo, insieme al Consiglio di Auckland, hanno concluso la trattativa riguardante il finanziamento della prossima America's Cup (AC37) dopo che ETNZ ha difeso con successo ad Auckland la 36a America's Cup nel marzo di quest'anno.
Durante i tre mesi di dialogo, durante le quali Team New Zealand ha dato l’esclusiva della trattativa alle autorità neozelandesi, tra le agenzie neozelandesi e ETNZ, non è stato possibile raggiungere un accordo che funzionasse per tutte le parti. Tutte e tre le parti hanno lavorato attraverso queste discussioni con le migliori intenzioni di vedere l'AC37 ospitata ad Auckland, ma non si è raggiunta un’intesa entro la scadenza prevista per il periodo di trattativa. Emirates Team New Zealand inizierà ora le discussioni con altre nazioni per esaminare le opzioni riguardanti l'ospitalità degli eventi dell’AC37” recita il comunicato dei kiwi, che contiene anche una dichiarazione di Grant Dalton inequivocabile.
"La conclusione del periodo di negoziazione esclusiva con le istituzioni non elimina ogni possibilità che l'evento o un evento sia ospitato in Nuova Zelanda. Se le risorse permetteranno un evento in Nuova Zelanda, rimarremo aperti a quest’opzione. Ma dobbiamo esplorare altre opportunità per assicurarci di poter mettere in piedi un'altra difesa di successo della Coppa. Non importa dove saremo nel mondo, saremo sempre Team New Zealand. La nostra priorità è sempre stata quella di mantenere e difendere con successo l'America's Cup. Vogliamo certamente esplorare la possibilità di tenere una regata ad Auckland e insieme a discutere la sede dell'AC37 con altre nazioni, vogliamo lavorare anche su questa opportunità", ha detto Grant Dalton.
In pratica lo scenario descritto da Dalton, leggendo tra le righe, racconta di una Coppa America numero 37 fuori dalla Nuova Zelanda, e magari un evento di avvicinamento da svolgersi ad Auckland. In un’intervista al NZ Herald Dalton ha anche dichiarato che Team New Zealand ad oggi di fatto non ha soldi in cassa per potere gestire contemporaneamente l’organizzazione dell’evento e la formazione di un team competitivo con una barca all’altezza. Da qui l’esigenza impellente di trovare dei finanziatori, in patria o altrove. La sede ufficiale dovrebbe essere comunicata a settembre.
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