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Friday, 25 April 2025
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Arrestato il comandante del Sewol

Come Schettino, il comandante del Sewol è stato tra i primi ad abbandonare la nave

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Lee Jun-seok, il comandante sessantanovenne del Sewol, il traghetto sud coreano che mercoledì mattina è naufragato causando una delle più grandi tragedie del mare degli ultimi anni, è stato tratto in arresto. Insieme a lui sono finiti in cella altri due membri dell’equipaggio. I capi d’imputazione per tutti e tre sono negligenza e violazione del diritto della navigazione.

Dalle indagini è emersa una sinistra similitudine tra il comportamento del comandante della Sewol e quello del Concordia, Francesco Schettino. Lee Jun-seok, sarebbe stato uno dei primi ad abbandonare la nave, dopo aver ritardato di circa 40 minuti a dare l’ordine dell’abbandono nave.

Quando l’ordine è stato dato, perché era evidente che la nave si stava rovesciando e chi non l’avesse abbandonata velocemente sarebbe rimasto prigioniero al suo interno, le scialuppe non erano ancora state messe in acqua e le persone che si sono lanciate in mare sono cadute in acque molto fredde riducendo drasticamente le possibilità di sopravvivienza.

Si pensa che all’interno della nave, ormai affondata su di un fondale di 30 metri, ci siano ancora persone vive. Probabilmente è per questo che i soccorritori stanno pompando aria all’interno della nave (ma potrebbe essere anche una manovra preparatoria al recupero).

Il bilancio della tragedia è drammatico, su 474 persone imbarcate sul Sewol di cui 340 studenti di una scuola superiore in gita scolastica, ne sono stati salvati 179, 28 i cadaveri recuperati e 267 le persone che ancora mancano all'appello.

Dai tracciati AIS risulterebbe che la nave ad un certo punto ha fatto una virata a 90° seguita da una contro-virata della stessa entità. Il sospetto è che proprio questa manovra abbia causato l’incidente. Al timone della nave in quel momento dell’incidente c’era il terzo ufficiale, un giovane di 25 anni imbarcato da sei mesi.

Sulla zona del disastro è arrivata la prima delle tre grandi gru che saranno utilizzate per riportare in superficie la nave.

Intanto il vicepreside della Danwon High School, responsabile degli studenti in gita sul traghetto, è stato trovato morto oggi in quello che appare essere un suicidio. Kang, 52 anni, il vicepreside giapponese suicidatosi in quanto responsabile degli studenti in gita sul traghetto affondato, non avrebbe lasciato, secondo i media sudcoreani, alcuna lettera di spiegazione, ma si pensa che abbia compiuto il gesto perché si sentisse in colpa per quanto accaduto.


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