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martedì 10 settembre 2024
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L’IMOCA di Andrea Mura comprata da un facoltoso olandese

La barca costruita da Andrea Mura per la Vendée Globe, va a Pieter Heerema

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Les Sable D’Olonne (Francia) – Sarà Pieter Heerema, olandese di 64 anni, a correre la prossima Vendée Globe con la barca che avrebbe dovuto vedere al timone Andrea Mura. Heerema ha acquistato Vento di Sardegna dalla società che l’aveva costruita per Andrea Mura. L’imprenditore olandese ha definito l’acquisto, “un buon affare” e anche Andrea Mura ci ha confermato che il sindacato non è riuscito a rientrare dei circa 3 milioni di euro che aveva messo sul piatto per la costruzione della barca.

La barca, dopo che Heerema l’ha acquistata, è stata portata presso il cantiere CDK a Lorient sulla Francia atlantica, lo stesso cantiere dei trimarani Macif e Banque Populaire. Un cantiere supertecnologico in grado di costruire qualsiasi barca e che dispone anche di un’autoclave per realizzare alberi di carbonio sotto vuoto lunghi 50 metri.

Presso la CDK e sotto la supervisione di Michel Desjoyeaux, mito della vela francese unico ad aver vinto due Vendée Globe che sarà anche l’allenatore di Heerema, la barca è stata rinforzata nelle sue strutture(dopo l’esperienza dell’ultima Transat Jacques Vabre dove tutti e sei i nuovi IMOCA 60 si sono danneggiati, tutte le barche sono state riviste).

L’ex Vento di Sardegna disegnato da VPLP-Verdier e costruito dal cantiere italiano Persico Marine è stato riverniciato di giallo e il suo nome “No way back” disegnato sulle murate.

Lo spirito con il quale Heerema affronterà la prossima Vendée Globe non è lo stesso del navigatore sardo che quella barca aveva voluto con tutte le sue forze. Mura mirava al podio, voleva vincere la Vendée o, almeno, arrivare tra i primi, Pieter Heerema vuole partecipare.

L’olandese reputa essere un traguardo più che dignitoso il completare il giro del mondo. Obiettivo comprensibile se ad annunciarlo fosse stato Alessandro di Benedetto che nell’ultima Vendée Globe aveva la barca più vecchia, senza chiglia basculante e con diversi problemi, ma forse non ha molto senso mirare ad arrivare quando si è al timone di un bolide di ultima generazione in grado di volare oltre i venti nodi sulle onde dell’oceano.

Pieter Heerema non è un novellino della vela. L’imprenditore, che ha conquistato la sua ricchezza con un’azienda di componenti per l’industria petrolifera, segue da vent’anni la Vendée Globe e ha un suo team attivo sui Dragon e sul circuito degli RC44, la classe creata da Russell Coutts, ma non ha esperienza di navigazione in solitario. Per preparare lui e la sua barca all’Everest dei Mari, Heerema ha scelto alcuni tra i migliori nomi della vela francese da Michel Desjoyeaux, come abbiamo visto, a Antoine Mermod e Ludovic Aglaor.

Certo, su quella barca avremmo preferito vedere Andrea, adesso non resta che aspettare e vedere cosa Pieter Heerema sarà in grado di fare con la barca che è stata concepita sotto la guida di Andrea Mura.

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“IMOCA, l’evoluzione”, l’articolo su SVN 27 di Alessandro Balzani che spiega tutto sugli IMOCA dell’ultima generazione.

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