Acqua e sapone, ago e filo e un po' di pazienza. Ecco gli ingredienti per allungare la vita alle nostre vele di dacron
Alla fine della stagione, o comunque dopo un uso intenso, la barca nel suo insieme ha bisogno di una pulita e controllata a fondo per poterla avere sempre in ordine. E’ un dovere, ma anche un piacere, che ce la fa conoscere più a fondo, permettendoci di restituirle, con il nostro lavoro, le ore di piacere intenso che ci ha donato.
L’elenco di piccoli interventi che abbiamo compilato durante la stagione, diventa a questo punto un utile guida per i lavoretti del weekend. In agenda avremo da dedicarci alle pulizie profonde, al teak, al motore, cambiando olio e filtri, alla verifica delle attrezzature.
Una particolare manutenzione però viene quasi sempre posticipata, come se fosse meno importante o troppo impegnativa: quella delle vele.
Eppure sono loro il motore principale della nostra barca, il mezzo cui affidiamo il piacere e la sicurezza del navigare. Per prendercene cura come meritano e per evitare danni che nel tempo si possono manifestare molto più gravi, non serve fare fatica: sono sufficienti po’ di buona volontà, di spazio e qualche nozione.
Come togliere il sale dalle vele
Innanzi tutto bisogna osservare attentamente le vele nel corso di un’uscita tranquilla. Issate randa e genoa prima, e poi le altre di prua, possiamo annotare con calma tutti i problemi che riscontriamo, i punti maggiormente sporchi, quelli usurati o scuciti.
Una volta fatta la diagnosi, la prima cosa da fare, a prescindere da qualsiasi altro problema, è quella di togliere il sale. Se non sono troppo ingombranti, e se quindi non è
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