Un'incantevole viaggio in barca a vela attraverso le isole e la costa del Peloponneso, esplorando spiagge e luoghi carichi di storia, sia antica che recente.
Salpiamo dalla baia di Laganà a sud-est di Zante, l’isola nativa di Ugo Foscolo e la più a Sud delle Ioniche, con l'obiettivo di navigare lungo la costa del Peloponneso e raggiungere le acque che hanno visto nascere Venere, l'incantevole isola di Citera.
Il santuario delle tartarughe
La baia di Laganà rappresenta una delle località più rinomate di Zante, grazie alla sua estesa e affascinante spiaggia di sabbia dorata. È degna di nota in quanto è anche una delle principali aree di nidificazione per le tartarughe marine Caretta-caretta nel Mar Mediterraneo.
Durante i mesi estivi, queste magnifiche creature depongono le loro uova sulla spiaggia su una zona ormai interdetta alle visite appositamente per garantirne la sopravvivenza. Tuttavia, purtroppo, la tranquillità delle tartarughe e la serenità dei visitatori, velisti compresi, possono essere disturbate dalla vivace vita notturna offerta dalla baia, che vanta una varietà di ristoranti, bar e discoteche.
All'interno della baia segnaliamo anche l'isola di Marathonisi, conosciuta affettuosamente come “isola delle tartarughe”, poiché è frequente avvistare questi affascinanti esemplari marini nuotare nelle sue acque.
Enea e l’isola delle Arpie
La prima tappa pianificata, meno di 30 miglia, sono le poco frequentate isole Strofadi e precisamente la baia a Sud-Est di Arpia, la più settentrionale delle due isole.
Qui, come riporta Virgilio nel III libro dell’Eneide, Enea viene scacciato dalle Arpie che rubano il cibo inondando di feci le tavole imbandite:
“.. Strofadi grecamente son dette l'isole del grande Ionio, che la sinistra Celeno abita e l'
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Registrati gratuitamente per leggere l'articolo integrale.
© Riproduzione riservata