Il percorso prevede una navigazione con partenza e ritorno a Favignana, intervallata da queste soste obbligatorie a Cefalù, Giardini Naxos, Marzanemi e Sciacca. I team in gara dovranno, quindi, necessariamente posare il piede in banchina e potranno poi ripartire subito o rimanere il tempo necessario per riposarsi, fare cambusa, cambiare equipaggio o riparare la barca.
Nella entry-list dell’evento spicca la presenza di Matteo Miceli, che sarà in gara a bordo del suo nuovo Este 40. “Ho sentito racconti fantastici da chiunque vi abbia partecipato l’anno scorso – ha detto il navigatore – e non vedo l’ora di sperimentarmi in questo nuovo genere di regata. Le difficoltà del percorso sono tante. C’è l’incognita dello stretto di Messina, il Mediterraneo a sud della Sicilia che è sempre un mare possente e il passaggio delle Eolie”.
Le novità di questa edizione riguarderanno sia la sicurezza dei regatanti che gli eventi collaterali a terra. “Innanzitutto ci preoccuperemo della sicurezza in mare – ha detto Chiara Zarlocco, presidente dello Yacht Club Favignana – perchè dal centro di controllo saremo a conoscenza in ogni momento della posizione delle imbarcazioni. Molte cose, inoltre, cambieranno nei porti coinvolti, dove sarà dato molto più spazio all’evento sia dal punto di vista mediatico che del coinvolgimento del territorio”.
L’anno scorso ad imporsi fu O’ Sarraxino, l’X-55 di Antonio Saraceno che tagliò il traguardo di Favignana dopo 91 ore e 49 minuti di navigazione.
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