Un'iniziativa che coinvolgerà tredici istituti di ricerca appartenenti a nove nazioni (Italia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Norvegia, Portogallo, Scozia, Svezia) e sarà operativa a partire dal 2014. Finora, il finanziamento stanziato dalla Comunità Europea ammonta a quattro milioni di euro. “Dopo questa fase – ha detto Roberto Di Lauro, presidente della stazione zoologica Anton Dohrn – si passerà alla costruzione della rete vera e propria, che dovrà vedere anche il concorso finanziario degli stati membri”. Per realizzare la rete infrastrutturale necessaria per la potenziazione degli istuti di ricerca, occorreranno infatti 150 milioni di euro. “Gli organismi marini – ha continuato Di Lauro – sono formidabili indicatori degli equilibri climatici, perchè rispondono, ad esempio, alle variazioni di anidride carbonica e contribuiscono all'aumento dell'ossigeno. Basti pensare che ogni due molecole di ossigeno, una è prodotta dagli organismi marini”.
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