L'Italia è leggermente al di sotto della media con il 92,9 per cento di località a norma; i risultati migliori li fanno invece registrare la Grecia (99,5 per cento), la Spagna (99,1) e Cipro). Il dato generale è tuttavia inferiore di qualche decimo a quello dell'anno precedente (96 per cento); una flessione che secondo Stavros Dimas, commissario europeo all'ambiente, può essere attribuita alla diminuzione delle località sfuggite al controllo ufficiale. Nella passata stagione, infatti, alcune nazioni erano finite nel mirino della Commissione per avere soppresso alcune zone di balneazione, evitando così di sottoporle alle direttive comunitarie.
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