I risultati non evidenziano nessun tipo particolare d’ inquinamento. In acqua sono stati trovati dei detergenti, ma in misura non preoccupante. Sull' isola sono stati prelevati anche campioni di acqua potabile. In questi è stata rilevata la presenza di idrocarburi, ma anche qui, non in quantità preoccupante. Quindi, al momento, il naufragio del Concordia non sta danneggiando il mare dell’Isola del Giglio, ma cosa succederà domani non si può sapere. Nella nave ci sono ingenti quantità di detergenti e solventi che potrebbero finire in mare, per questo, Greenpeace, ha chiesto di accelerare il più possibile le operazioni di rimozione dello scafo e procedere al suo smantellamento a terra.
Sul fronte dei risarcimenti, negli Stati Uniti, 200 tra passeggeri e membri dell’equipaggio che non hanno accettato l’offerta fatta dalla Costa Crociere, hanno presentato, attraverso lo studio legale Ribbeck Law Chartered, una richiesta di danni per 18 milioni di dollari, oltre ad altri 500 milioni per danni punitivi, come previsto dalla legge statunitense. Se l’esempio di questi primi duecento naufraghi, sarà seguito da altri, l’ammontare di quanto la Costa Crociera dovrà pagare per il naufragio del Concordia potrebbe facilmente superare il miliardo di dollari. A questi, poi, dovranno essere aggiunti, le diverse centinaia di milioni di dollari necessari alle operazioni di recupero. Per la Costa Crociere, il Concordia, alla quale in questi giorni si è aggiunta la Costa Allegra, potrebbero rappresentare un colpo fatale.
© Riproduzione riservata