L'imbarcazione è considerata tra i più importanti relitti del Mediterraneo per l'epoca a cui appartiene e l'ottimo stato di conservazione. Si tratta di un'unità lunga ventuno metri e con un baglio massimo di sei metri e mezzo, utilizzata per scopi commerciali. Appartiene alla tipologia “cucito”, un modello che viene nominato anche negli scritti omerici.
Cinque anni fa è stata riportata a galla la prua, in cui sono stati trovati numerosi reperti come coppe, lucerne e ceramiche, a testimonianza dell'importanza che aveva un tempo il porto siciliano. Questa volta toccherà alla chiglia e alla ruota di poppa che saranno recuperate attraverso una “barella” di rete metallica messa a disposizione dalla capitaneria di porto di Gela.
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