
Il concetto di motorsailer, un tempo ben distinto all'interno della nautica, ritorna oggi con nuove forme e soluzioni. Erano barche pensate per godere del piacere della vela, ma che non rinunciavano a una motorizzazione robusta per raggiungere la meta anche senza vento. L'Archipel 36, costruito dalla francese Archipel Yachts, riprende questa filosofia e la rielabora in chiave moderna e funzionale, con un’impronta decisamente francese.
Il disegno dello scafo trae ispirazione dai Class40 oceanici, in particolare nella prua appuntita che favorisce l’ingresso in acqua e migliora le prestazioni in bolina. Questa configurazione, abbinata a una carena stretta come denuncia il profondo redan di prua, assicura stabilità quando la barca è sbandata. In condizioni costiere variabili, la carena dell’Archipel 36 garantisce manovrabilità, controllo e un buon comfort dinamico, elementi essenziali per la crociera.
Interni pensati per la vita a bordo
La zona della timoneria è accessibile quasi in piano, facilitando i passaggi tra interno ed esterno, con una disposizione che ricorda i modelli Moody DS. Il salone rialzato offre una visibilità panoramica di 180°, rendendo l’ambiente interno arioso e luminoso. Gli spazi sono organizzati in modo pratico: cucina lineare, stivaggi ottimizzati, due cabine e fino a sei posti letto, in base alla configurazione.
Adatto a zone costiere e acque basse
Con un pescaggio contenuto a 1,40 metri, l’Archipel 36 è pensato per navigare anche in zone di mare con pescaggi limitati, come la costa orientale del nostro Paese. La possibilità di mettersi in secca appoggiandosi sui due timoni amplia ulteriormente le possibilità di utilizzo in ambienti lagunari o soggetti a forti escursioni di marea.
Prestazioni a motore e autonomia
Il motore installabile varia dai 50 ai 75 cavalli, permettendo una velocità di crociera di circa 8 nodi. In condizioni meteo avverse o in assenza di vento, questa potenza consente di navigare con sicurezza e buon comfort acustico, mantenendo il controllo della rotta senza penalizzare l’esperienza a bordo.
Costruzione legno-composito: tecnica e sostenibilità
L’Archipel 36 adotta una costruzione ibrida in compensato marino rinforzato con fibre di basalto e assemblato con resina epossidica a base biologica. Questa soluzione ricorda quella utilizzata dai cantieri RM e garantisce rigidità, leggerezza e una lunga durata, con ridotta necessità di manutenzione. Un approccio tecnico che strizza l’occhio alla sostenibilità.
Con l’Archipel 36, il concetto di motorsailer trova una nuova interpretazione: una barca pensata per chi cerca equilibrio tra vela, autonomia a motore e rispetto per l’ambiente, senza rinunciare al comfort in crociera.
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