Nautica Italiana ha provato per quasi due anni a farsi riconoscere da Confidustria quale associazione rappresentante della nautica al pari di UCINA, ora che il riconoscimento non sta arrivando le aziende che compongono l’associazione escono anche come singoli soci dalla confederazione.
"Una decisione - si legge in una nota congiunta diffusa a nome di tutti da Azimut - motivata dalla ormai prolungata mancanza di attenzione al comparto nautico da parte della confederazione."
Il comunicato conclude con un attacco diretto al presidente di UCINA Carla Demaria, accusata di essere un dipendente di un gruppo straniero diretto concorrente del Made in Italy (Demaria è direttore generale del gruppo Beneteau), asserzione non corretta perché Demaria è presidente dell’UCINA regolarmente eletta dai suoi soci in quanto amministratore delegato e socio della Montecarlo Yachts, un cantiere italiano con sede a Monfalcone che ha circa 400 dipendenti italiani ed è posseduto da soci italiani e francesi, così come molti dei marchi che hanno abbandonato Confidustria sono controllati da soci stranieri.
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