A distanza di sei anni da quel premio la BD Yachts vuole mettere sul mercato il suo BD 56, uno scafo in vinilestere infusa e albero e boma in carbonio, capace di veleggiare quando c’è vento soddisfacendo i “più agguerriti regatanti”, ma offrendo anche una soluzione per quando non c’è vento: due motori da 300 hp l’uno che dovrebbero spingere la barca, compresa chiglia di circa 4 tonnellate appesa sotto lo scafo, a 22 nodi.
La BD Yachts non è la prima a provare l’avventura di creare la barca perfetta che va bene a vela ed è veloce a motore e, probabilmente, non sarà l’ultima. Ad oggi nessuno ha avuto successo e ci hanno provato in molti, anche in Italia c’è stato qualche esperimento. Il più noto è quello dell’ingegner Stefini, un progettista costruttore che aveva realizzato una serie di motorsailer che negli anni ’80 ebbero un certo successo e che progettò e realizzò uno scafo che doveva veleggiare come una barca a vela e correre come un motoscafo. Tecnicamente la cosa funzionò, commercialmente no.
Riuscire a spingere una barca a vela a 20 nodi quando va a motore, specialmente oggi con le carene piatte che usano gli scafi moderni, non è una cosa particolarmente difficile, difficile è trovare chi sia interessato all’oggetto.
Il BD 56 è una barca dal design molto moderno opera di Sebastian Simo progettista di barche a motore e superyacht a vela.
La barca ha una tuga alta che consente di avere la dinette al livello del pozzetto. Sotto coperta due cabine matrimoniali ognuna con il suo bagno.
L.f.t. 16,66 mt
Baglio max 4.5 mt
Dislocamento 12.452 kg
Superficie velica 135 mq
Motori 2 x 300 Hp
Riserva carburante 980 lt.
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