Il progetto è stato portato avanti dall'Ufficio del Turismo e delle Esposizioni del Bahrain (BTEA), il Consiglio Supremo Ambiente del paese e diversi attori privati. Il parco subacqueo avrà un estensione di 100.000 mq.
Il regno del Baherein, fortemente dipendente dalle entrate petrolifere, vuole rendere questa iniziativa un'attrazione ecologica e una casa per la fauna marina, creando una scogliera artificiale per promuovere la crescita della vita marina, in particolare quella dei coralli.
Il Presidente del Consiglio Supremo dell'Ambiente, lo sceicco Abdullah Bin Hamad Al Khalifa ha dichiarato: "È prevista l'installazione di altri ornamenti, come la replica di una casa tradizionale di venditori di perle, barriere coralline artificiali e altre sculture realizzate con materiali ecologici".
Il Boeing 747 che sarà adagiato sul fondo del mare, sarà pulito e preparato, per rimanere compatibile con l'aspetto ecologico del progetto; tutte le superfici saranno sottoposte a un lavaggio ad alta pressione con detersivo ecologico, per garantire l'eliminazione di qualsiasi sostanza nociva (sistemi idraulici, adesivi, isolanti, plastica, gomma, prodotti chimici, e altre sostanze potenzialmente tossiche).
Il progetto mira a diventare un'attrazione turistica internazionale, ideale per gli appassionati di immersioni. Per il presidente del Consiglio Supremo per l'Ambiente il parco rafforzerà le iniziative nel campo del turismo ecologico in Bahrain, ma fornirà anche ricercatori con informazioni sull'ecologia e biologia marina.
La costruzione di barriere artificiali da relitti di dumping costituisce "un supporto per la fauna e la flora marine per crescere" assicura Humanes Adriana, dottore di ricerca in Ecologia marina presso l'Università di James Cook in Australia.
L'arcipelago del Bahrain è particolarmente famoso per ospitare una rara fauna marina, come lo squalo martello, il dugongo o la focena priva di ali. Le sue acque ospitano una trentina di coralli e circa 200 specie di pesci.
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