sabato 14 dicembre 2024
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Catamarano abbandonato dall’equipaggio, recuperato nella notte a largo di Marettimo

In seguito a un mayday, un catamarano di 50 piedi è stato abbandonato con il motore acceso e la marcia ingranata al largo delle isole Egadi, a recuperarlo un giornalista di SVN e una skipper di NSS

Il catamarano recuperato nella notte che vagava in mare senza nessuno a bordo
Il catamarano recuperato nella notte che vagava in mare senza nessuno a bordo
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Nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 ottobre, una coppia, una donna tedesca e un uomo australiano a bordo di un catamarano di 50 piedi, si sono trovati in difficoltà a causa del mare agitato. Quando un’onda più forte delle altre ha divelto la finestratura della cabina di poppa, l’equipaggio è stato sopraffatto dalla paura e, giudicando che la barca sarebbe affondata presto, ha lanciato il mayday.

Il centro di soccorso quindi, avviato il protocollo di salvataggio, ha dirottato una nave mercantile lunga un centinaio di metri che ha intercettato l’equipaggio in difficoltà al largo di Marettimo, alle Isole Egadi.

Una volta che il catamarano si è accostato alla nave che era a eliche ferme, è stato chiaro che questa, spinta dal vento, si muoveva a una velocità prossima ai 5 nodi. Il comandante del multiscafo ha così deciso di inserire la marcia e portare la sua barca alla stessa velocità della nave permettendo così a lui e alla sua compagna di aggrapparsi alla scaletta di abbordaggio e di salire a bordo abbandonando l’imbarcazione in mare con la marcia inserita.



A recuperare il catamarano la notte successiva, quando la situazione meteo, seppur ancora volta al mare mosso e vento forte, era decisamente migliore di quella della notte precedente, due skipper: il giornalista di SVN solovelanet, Andry Skalsky e la skipper di NSS charter, Simona Pasqua. Entrambi sono protagonisti in diversi video di SVN che usciranno in breve. Simona Pasqua ha già partecipato al video “Come prendere la boa”.

I due, su richiesta delle persone che avevano abbandonato la barca il giorno precedente, per riuscire a recuperare l’imbarcazione hanno affittato un gommone in grado di uscire in mare in quelle condizioni meteo e raggiunto nella notte il catamarano.

“La barca era in perfette condizioni - racconta Pasqua, - l’abbiamo trovata a circa 12 miglia a largo di Marettimo che si dirigeva verso l’isola. Anche la cabina dove si era rotta la finestratura, nonostante le onde alte, era asciutta e senza danni.”

Simona e Andry sono rientrati a Trapani dove hanno riconsegnato la barca alla coppia di navigatori che li aveva contattati.

Le due persone che avevano abbandonato la barca non erano i proprietari della barca, l’avevano noleggiata da un armatore Greco per due anni per 150.000 euro, con l’accordo di prendere in consegna la barca in Grecia e riconsegnarla ai Caraibi due anni dopo. Intenzione dei navigatori è di spendere due anni a navigare tra Mediterraneo e Caraibi.

Il comportamento dei passeggeri del catamarano è stato molto imprudente. Lasciare il porto di Marettimo con una previsione di burrasca con venti a 50 nodi di maestrale, con possibile uragano Mediterraneo in arrivo proprio in quella zona, è una cosa che un diportista non dovrebbe mai fare.

La barca ha retto molto bene dimostrando l’affidabilità dei catamarani anche in condizioni proibitive. Nonostante la rottura della finestratura, che già aveva dato dei problemi, la cabina è rimasta asciutta e non ha imbarcato acqua. Gli occupanti avrebbero potuto rientrare a Marettimo o a Trapani con le loro forze se non fosse che l’aver preso coscienza dell’azzardo fatto, li deve aver gettati nel panico.

A bordo del gommone con il quale si è proceduto al recupero del catamarano, c’erano 4 persone: il pilota della barca oltre a Andry Skalsky, Simona Pasqua e Oleg Skalsky, fratello di Andry alla sua prima esperienza in mare.

I due skipper hanno deciso di partire nonostante la notte perché durante il giorno, mentre erano in viaggio per raggiungere Trapani, avevano cercato colleghi che volessero prendere il mare, ma nessuno aveva ritenuto sicuro farlo con quel quadro metereologico, quindi, arrivati a Trapani a sera tardi, e capendo che se avessero atteso la barca, probabilmente, sarebbe andata sugli scogli di Marettimo, hanno preferito prendere il mare di notte e effettuare il recupero.

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