Un decreto che modifica un altro decreto, il 171 del 18 luglio del 2005, e che modificherà il nostro modo di andare per mare.
Il decreto mira a introdurre delle semplificazioni per i diportisti e ad allineare la normativa nazionale a quella di altri paesi europei, il tutto dovrebbe risultare in un diportismo meno burocratico e più incentivato.
Punti salienti del decreto sono la creazione dell’anagrafe delle patenti nautiche, un computer centrale, presso il Ministero dei Trasporti dove siano registrate tutte le patenti rilasciate in Italia; il riconoscimento della figura professionale dell’istruttore di vela; la creazione della figura del mediatore del diporto, ovvero lo yacht broker, figura professionale che oggi non fa differenza tra mediatore per navi mercantili e quello per il diporto.
Novità anche per le scuole nautiche che saranno regolamentate dalle Province o dalle città metropolitane, il che significa che le scuole nautiche di Roma o di Napoli dipenderanno dal comune.
Sempre in materia di patenti nautiche sono rivisti i requisiti fisici per il conseguimento della patente nautica, il che significa che scompaiono le assurde limitazioni per gli ipovedenti.
Novità anche per i porti turistici che dovranno incrementare il numero dei posti al transito e creare degli appositi ormeggi per le barche dei portatori di handicap.
Infine numerose novità in fatto di multe, gli importi di molte di queste saranno aumentate e alcune regole saranno rese più stringenti. In particolare il legislatore ha voluto penalizzare tutti i comportamenti che riguardano una condotta pericolosa dell’imbarcazione connessi con il consumo di alcool e droghe.
Nel numero 37 di SVN Solovelanet che sarà on line nei primi giorni di ottobre un ampio servizio di approfondimento in materia.
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