A distanza di un anno e qualche mese il sostituto Procuratore, Federica D’Amodio, ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone ritenute colpevoli di aver procurato l’incidente.
La Procura ha accertato che il danno del catamarano a uno dei due motori idrogetto era già presente prima delle partenza da Napoli, il mezzo non sarebbe mai dovuto partire se non dopo la dovuta riparazione, invece il comandante decise di prendere comunque il mare mettendo in pericolo la vita dei passeggeri trasportati e di altre unità.
Non solo, il comandante avrebbe anche annotato sui registri di bordo il perfetto funzionamento del motore quando era cosciente del danno e del pericolo.
Insieme al comandante Luigi Esposito, sono stati rinviati a giudizio Gennaro Cuccaro, direttore di macchina, Michele Palescandolo della Multiservice Group, la società che doveva gestire la sicurezza del mezzo e Salvatore Di Leva, legale rappresentante della società armatrice.
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