Ieri, 12 febbraio 2012, dopo un mese dal naufragio del Concordia, sono iniziati i lavori di pompaggio per svuotare i 23 serbatoi che si trovano nella nave. In questi, ci dovrebbe essere circa l’84% del carburante stimato (2.400 tonnellate di gasolio pesante). A portare avanti le operazioni sono due società specializzate, la Smit e la Neri. Per completare l’operazione saranno necessari 28 giorni lavorativi continui. Il gasolio pesante è molto denso e, per estrarlo dai serbatoi, bisogna riscaldarlo per mezzo di bocchette che gettano vapore all’interno delle casse. Una volta terminata l’operazione di svuotamento, inizieranno le operazioni di rimozione della nave. Al momento, il commissario Gabrielli, capo della Protezione Civile e responsabile ultimo delle operazioni sul Concordia, ha chiesto, a nove imprese internazionali, di presentare, entro il 3 marzo, un progetto per la rimozione della nave.
Indagini
Intanto sul fronte giudiziario le cose continuano a complicarsi. A giorni si dovrebbe tenere l’incidente probatorio, dopo di che i magistrati dovrebbero cominciare a rendere noti i nomi delle persone che saranno incriminate insieme a Schettino. Molti vertici della compagnia Costa Crociera, temono di essere coinvolti nell’inchiesta, perché tra il momento dell’urto con gli scogli e il momento in cui Schettino ha ordinato l’abbandono nave, è passata più di un ora, tempo nel quale sono intercorse numerose telefonate tra il comandante e i vertici della compagnia. I magistrati sospettano che alcune decisioni del comandante siano state dettate da qualcuno della Costa Crociera.
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