Nell’associazione degli industriali e affini alla nautica, gli industriali si trovano a dover far spazio a chi non fa industria, ma comunque controlla parte del mercato.
I dealer, ovvero le reti vendita, oggi, per quanto trattate molto male dai cantieri costruttori con i quali lavorano, sono fondamentali per la tenuta del mercato, come le società di charter che oggi sono i clienti più importanti per i cantieri industriali tanto che, le loro produzioni, sono fortemente condizionate alle esigenze del settore del noleggio.
Giustamente, quindi, Confindustria Nautica ha ritenuto di dare spazio, visibilità e supporto a queste due categorie, dando dimostrazione di essere ben collegata al mercato e cosciente dei mutamenti che in esso si stanno verificando.
Erano molti anni che il charter cercava di organizzarsi per costituire una sua rappresentanza e avere voce all’interno di Confindustria Nautica. Ora, con la creazione del settore 9 a questo dedicato, l’obiettivo è stato raggiunto e si comincia a lavorare per cercare di strutturare al meglio l’attività del settore.
A margine della riunione il neonato settore 9 ha eletto i suoi rappresentanti che sono Simone Morelli della NSS Charter, uno dei maggiori fautori della creazione del settore dedicato a questa attività insieme a Stefano Pizzi della Spartivento, società che in questi ultimi anni ha visto una decisa crescita. Entrano nel consiglio anche Alessandro Picciau di Cagliari Sailing Charter, Sebastiano Iaculano in rappresentanza degli operatori della Campania e l’avvocato Ilacqua della Sunsicily in rappresentanza della Sicilia.
“Ritengo che la creazione di un settore all’interno di Confindustria Nautica dedicato al charter sia un fatto importante per noi operatori – dice Simone Morelli della NSS charter. - Il settore 9 riconosce l’importanza del mondo del charter all’interno del quale ormai ci sono i maggiori clienti dei più importanti cantieri industriali.
Credo che Confindustria Nautica possa rappresentare quel baricentro intorno a cui creare una rappresentanza attiva che sino ad ora le tante iniziative indipendenti prese all’interno del settore charter negli anni non sono riuscite a creare. Spero che questo sia un momento di partenza per strutturare un settore che, cresciuto molto negli ultimi anni e destinato a crescere ancora di più negli anni a venire, ha assolutamente bisogno di organizzarsi e di avere una sua rappresentanza.”
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