Con un rapido giro di telefonate abbiamo sentito i maggiori player del settore nautico, almeno per quanto riguarda le reti vendita e i porti.
Porti
Siamo partiti con l'analisi di questo comparto, dove, la sofferenza derivata dalla pandemia, si concentra in un consistente calo delle presenza straniere, ma in cui sembra non ci siano stati effetti importanti sui loro bilanci.
Marina di Portisco, ci dice il suo direttore Vasco de Cet, a fine anno riporterà un calo del 10%, questo soprattutto grazie a un allungamento della stagione dei superyacht che quest’anno si è protratta sino a fine ottobre mitigando le perdite di marzo.
Le presenze straniere, ci dice Alessandro Mei, direttore del Porto Turistico di Roma a Ostia, sono calate soprattutto nella loro componente extra comunitaria. “Ci sono meno barche che arrivano da paesi non appartenente all’Unione Europea – dice Mei - mentre quelli che battono bandiera europea, in lieve calo, hanno retto e confermato la loro presenza. Vediamo anche un maggior utilizzo delle barche, è aumentato il numero delle persone che escono in mare. In porto c’è un buon movimento che da maggior lavoro agli operatori, dai ristoranti ai negozi.”
Vendita
La vendita delle barche sta camminando molto bene dal punto di vista della domanda. Le persone sanno che la barca sarà, con tutta probabilità, l’unico modo per fare una vacanza sicura e garantita.
Questo sta spingendo molti verso l’acquisto di una barca, nuova o usata, anche se poi, tra gli interessati, c’è chi si sta prendendo una pausa di riflessione per aspettare che la pandemia venga realmente messa sotto controllo.
Questa situazione ambivalente ce la conferma Luigi Coretti di Adria Ship, l’importatore di Elan e Bali. “Ci sono persone che ci chiamano e sembrano avere una gran fretta di comprare, siamo arrivati a fare contratti con barche viste solo su internet senza che il cliente venisse personalmente. Poi ci sono clienti che ci dicono che sono interessati, ma vogliono aspettare che la situazione sia più chiara.”
Al di là di questi comportamenti contrapposti, il problema vero che si sta presentando all’orizzonte è la mancanza di barche.
La produzione dei cantieri è diminuita, mentre, in alcuni paesi come la Germania, si è venduto molto e alcuni marchi cominciano ad avere dei problemi di consegne.
Claudio Bacchelli di Albatros Rimini, uno dei due importatori della Bavaria (l’altro è la Gold Sail) ci dice come le consegne di Bavaria siano già programmate a giugno.
Il perché di queste carenze di produzione ce lo spiega Stefano Pizzi della Spartivento, società che rappresenta Beneteau e Lagoon da Roma in giù e Jenneau in Calabria e Sicilia.
“In seguito alla pandemia alcune procedure all’interno dei cantieri sono cambiate– ci dice Pizzi. - Oggi queste sono più lunghe e complesse e ciò ha portato a un rallentamento della produzione.”
Charter
“Il charter - come ci dice sempre Stefano Pizzi di Spartivento che è anche la seconda società italiana di charter con 86 unità in flotta e diverse basi in Italia - è in forte sofferenza. Se qualche italiano ha iniziato a prenotare la sua vacanza estiva, tutti gli stranieri stanno aspettando l’evoluzione della situazione. Tuttavia riteniamo che nel momento in cui dovesse arrivare il vaccino o una cura per il Covid, la situazione cambierà rapidamente e ci sarà, come già successo lo scorso anno a fine lockdown, la corsa alla prenotazione. Noi stiamo continuando a investire e quest’anno apriremo diverse basi tra le quali una a Olbia e una seconda in Toscana.”
Accessori
Nel settore accessori dopo un primo rallentamento registrato a fine lockdown, si è avuta una vera rincorsa all’acquisto che ha fatto recuperare in buona parte quanto si era perduto nella fase precedente.
Adesso la situazione è un po’ più stabile, anche se, comunque, c’è un clima di incertezza che non giova agli affari come ci dice Stefano Cova della SigmaDrive che importa in Italia le eliche a pale orientabili della Bruntons.
“Al momento c’è un certo rallentamento dopo un settembre ottobre molto buono – ci dice Cova - tuttavia non siamo preoccupati, crediamo che accadrà come a maggio a fine lockdown. Il mercato si rimetterà in moto non appena arriverà la notizia della somministrazione della prima dose di vaccino.”
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