La stessa domanda l’abbiamo rivolta a 200 diportisti a bordo delle loro barche in diversi punti del Tirreno.
I risultati sono molto incoraggianti e dipingono una situazione radicalmente diversa da quella di un anno fa.
L'83% degli intervistati (società di charter) hanno dichiarato che le loro barche non hanno subito alcun controllo in mare da parte di una motovedetta della Guardia di Finanza.
Il 11% degli intervistati (società di charter) hanno dichiarato che una o più barche della flotta hanno subito un controllo da parte di una motovedetta della Guardia di Finanza durante la stagione.
Il 6% degli intervistati (società di charter) hanno dichiarato che una o più barche della flotta hanno subito tre o più controlli da parte di una motovedetta della Guardia di Finanza nell’arco della stagione (15 aprile 2014 – 22 agosto 2014) .
I privati da noi intervistati hanno così risposto al nostro questionario.
L’86% di loro non è stato fermato da una motovedetta della GdF durante la stagione, mentre il 13% lo è stato una volta, solo l’1% è stato fermato 3 o più volte.
Alla domanda “Gli agenti della Guardia di Finanza che l’hanno fermata le hanno fatto domande inerenti al suo reddito o chiesto spiegazioni sul perché si trovava sulla barca”, rivolta a coloro che avevano dichiarato di essere stati fermati, solo il 6% ha risposto in modo positivo, gli altri hanno dichiarato che gli agenti hanno controllato i documenti e in particolare l’assicurazione della barca.
Quella che per molto tempo i media, SolovelaNet inclusa, hanno definito come “la caccia alle streghe”, sembra essere terminata.
Le direttive dell’esecutivo e il cambio al vertice dell’Agenzia delle Entrate dove la dottoressa Rossella Orlandi ha sostituito il dottor Attilio Befera, sembrano aver riportato le cose nella normalità. Il cambio di rotta dovrebbe contribuire a riportare molte persone in mare.
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